[2016-07] Predator vs Judge Dredd vs Aliens: Splice and Dice

Cover di Glenn Fabry

Torna il secondo triplo scontro più potente dell’universo: dopo l’esplosivo Aliens vs Predator vs Terminator (2000), la palma del trittico più letale va sicuramente a Predator vs Judge Dredd vs Aliens, che inizia questo luglio 2016 mediante l’unione delle forze di Dark Horse Comics e IDW Publishing.

Consiglio di mettere in pre-order la versione in volume TPB, che Amazon dà in uscita per il 19 settembre 2017.

Qualcosa di davvero pericoloso sta arrivando…

La storia è affidata a John Layman, già autore di Aliens: Inhuman Condition (che presenterò più avanti). Firma della Marvel, Layman ha il pregio di aver curato per la Image Comics il personaggio di Chew, che non conosco ma che viene saltato dai blog La Bara VolanteStorie da birreria.
I disegni invece sono firmati da Chris Mooneyham, che abbiamo incontrato nella saga Predator: Fire and Stone (2014).

Questo sì che è un inizio!

Degli animali parlanti di cui ignoro il significato (che verrà spiegato più avanti) uccidono un Predator ed analizzano la sua navicella: i teschi delle razze da lui cacciate – compreso i nostri cari vecchi xenomorfi – hanno quel DNA da clonare che i tizi stanno cercando…
Una accurata indagine di Dredd ci rivela che quei “tizi” sono terroristi fuggiti da Megacity, e l’inchiesta porta i giudici… a prendere a calci chiunque respiri, pur di avere informazioni!

– Non vogliamo problemi, giudice.
– È un peccato, perché i problemi sono appena arrivati.

Il dottore sta operando

Intanto il mad doctor Niels Reinstöt clona in laboratorio un facehugger ed è pronto ad usare il Predator ferito come incubatore. È questo dottore pazzerello che ha creato i tizi a forma di animali, appassionato com’è di manipolazione genetica, ma ora stanno arrivando i giudici e bisogna affrontarli.
Come se non bastasse arrivano altri stranieri: un gruppo di Predator armati fino ai denti pronti a liberare il loro compagno prigioniero.

Ora sì che inizia la caccia

Che vi devo dire? Inizio coi fiocchi divertimento caciarone! Con tre personaggi così incontenibili come si può resistere?

I cacciatori sono pronti all’azione

Nel secondo numero torniamo indietro di cinque anni rispetto degli eventi del numero precedente, e troviamo Dredd chiamato in soccorso perché un falso medico ha iniettato “qualcosa” nelle vene di alcuni orfani di un istituto: qualcosa in grado di modificarne il DNA. Questo fantomatico dottore si chiama Niels Reinstöt.

L’Arcivescovo Emoji mi ha già convertito al suo culto!

Oggi il “dottore” ha organizzato una base segreta, la “Città degli Ibridi”, e vi si imbattono i giudici dando la caccia ad uno strano droide – l’Arcivescovo Emoji, che ha per testa uno schermo su cui scorrono “emoticons” come su un social! (Secondo me questo personaggio è stato ripreso per un episodio del 2017 di Doctro Who!)
Lo scontro con gli ibridi è duro e i giudici hanno la peggio: allo spettacolo assistono quattro Predator, arrivati per scoprire il destino di un loro compagno scomparso.

Coi Predator non è mai uno scontro “leggero”…

Nel suo laboratorio, ai giudici immobilizzati il dottor Reinstöt spiega la sua creazione: un siero che fonde il DNA dell’ospite con quello di uno strano teschio che ha trovato. Il teschio di uno xenomorfo. La fusione genera solo mostri inutili, mentre grazie ad una cavia Predator è riuscito ad ottenere un alieno formato.
Mentre i quattro Predator assalgono il laboratorio per saperne il destino toccato al loro compagno, Dredd si ritrova a doversela vendere con uno xenomorfo… di nuovo, dopo Incubus.

Predalien a sinistra, xeno-judge a destra…

Una storia snella e gagliarda, oltre che disegnata da applauso: attendo con ansia il seguito… che però arriva solo nel dicembre successivo.

I “titoli” di questa saga sono da applauso!

Avevamo lasciato Dredd legato in balia di due mostroni: un suo collega giudice trasformato in alieno e un incrocio tra un Predator e un Alien: un perfetto Predalien, in pratica, anche se non viene mai chiamato con quel nome.

Predalien vs Xeno-Judge

Entrambe le creature sono frutto degli esperimenti malati del dottor Reinstöt, che se ne fugge portando Anderson come ostaggio. La telepatica giudicessa (qualcuno chieda alla Boldrini qual è il femminile di “giudice”!) si collega con ciò che rimane di umano nel giudice “alienizzato” e riesce a liberare Dredd, che si lancia in una spettacolare lotta con i mostroni.

Judge Dredd in tutta la sua potenza

Reinstöt e i suoi sgherri vengono bloccati dai Predator che stanno mettendo a ferro e fuoco la zona in cerca del loro compagno disperso, trasformato in Predalien. Quando però Dredd li incontra non è affatto tenero con loro.

Stupendo lo Xeno-Jacket!

Anderson spiega che sono amici, che hanno un codice morale anche loro e che… si chiamano Yautja. Questo strano nome, inventato nel 1994 da Steve e Stephani Perry per il romanzo Aliens vs Predator: Prey (novelization del fumetto del 1990 Aliens vs Predator) è stato giustamente dimenticato per ventidue anni poi d’un tratto nel 2016 diventa “canonico”. Non solo lo usa Tim Lebbon per la trilogia Rage War della Titan Books, ma ora anche lo smemorato Dredd, che non sembra ricordare di aver già incontrato un Predator in passato!

Alleanza esplosiva!

Comunque i disegni di Chris Mooneyham sono assolutamente spettacolari e lo scontro fra Dredd e gli alieni è qualcosa da applauso, senza contare le “frasi maschie” che il giudice spara a getto continuo.

Dopo una vita arriva finalmente il quarto numero: ormai la trama si è tutta svolta nei primi episodi, ed è un bene, perché così questo atteso e ritardatario albo conclusivo si può dedicare al puro divertimento xenomorfo!

Un bel team per andare a caccia

Gli alieni sono mutati in mille forme, ma quella che vediamo di più è quella che trovo più geniale: lo xeno-elefante!

Vi prego, fate lo xeno-elefante protagonista di una testata tutta sua!

Judge Dredd accetta l’aiuto dei Predator – che in questa saga per la prima volta la Dark Horse chiama Yautja, probabilmente cedendo alle pressioni di orde di fan convinti che quello sia il loro nome “ufficiale” – ma che stiano al loro posto: diciamo che il giudice non ama gli immigrati clandestini che vengono sulla Terra ad uccidere…

È tempo di andare dalla Regina…

Il perfido dottor Reinstöt ha compiuto il gesto supremo e si è trasformato in Regina Aliena mutata, ma questo non lo rende più forte: a Dredd basta una vignetta per farlo fuori. Forse si poteva chiedere qualcosa di più, ma a questo punto il tempo è poco e ormai il fumetto è bello che finito. Non c’era spazio per uno scontro più lungo.

Con una Regina così… viva la Repubblica!

Alla fine dell’avventura i Predator hanno fatto davvero poco, ma in un gesto di gran cuore Dredd li lascia andare senza arrestarli, ma sia ben chiaro che non dovranno mai più tornare sulla Terra: la stagione della caccia è chiusa! (Non so se questa punchline finale sia un omaggio a quella pronunciata da Van Damme in Hard Target!),

Non sarà una saga da premiare né lascerà il segno, ma è divertente – come ogni storia con protagonista l’esageratissimo giudice – e piena di mostroni xenomorfi: ad avercene!


Non perdete lo Speciale Judge Dredd del blog “La Bara Volante” di Cassidy.


Concludo con la cover gallery:

L.

– Ultimi post simili:

10 pensieri su “[2016-07] Predator vs Judge Dredd vs Aliens: Splice and Dice

  1. Pingback: PREDATOR SENZA GLORIA (fan fiction) FONTI | 30 anni di ALIENS

  2. Pingback: The Predator (2018) Comic-Con di San Diego | 30 anni di ALIENS

  3. Pingback: Fumetti di Alien e Predator in Italia | 30 anni di ALIENS

  4. Pingback: [2012-05] Aliens: Inhuman Condition | 30 anni di ALIENS

  5. Pingback: [1997-10] Predator vs Judge Dredd | 30 anni di ALIENS

  6. Pingback: Judged Dredd (2020) 30 anni di MEGAzine – Fumetti Etruschi

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.