[2024-02] Alien: Black, White & Blood

Cover di Ryan Stegman

Non paga del letame già spalato su un universo narrativo in avanzato stato di decomposizione, la sempre pessima Marvel decide di deporre su carta altro materiale fumante, e il 21 febbraio 2024 presenta la saga Alien: Black, White & Blood, «quattro numeri di sfrenata violenza, con storie scioccanti realizzate da alcuni dei talenti più interessanti del settore», come promette il comunicato ufficiale Marvel del 17 ottobre 2023.

La storia che apre l’albo è Utopia (parte 1) scritta da Collin Kelly e Jackson Lanzing: davvero ci si sono messi in due per ’sta roba? I disegni sono di Michael Dowling.

Siamo purtroppo in quell’orripilante universo nato dalla pessima sceneggiatura di William Gibson coi comunisti spaziali, quindi abbiamo la nave Forward – incastonata in un anello che forse è una citazione di Halo – guidata da Siostra che abborda un relitto della Weyland-Yutani e ovviamente c’è un alieno a bordo: chi avrebbe mai potuto immaginare un risvolto così inedito di sceneggiatura?

Si vede che è una storia fresca e nuova…

Come proseguirà la storia dei comunisti spaziali alle prese con la violenza capitalistica? La vera domanda è: chi se ne frega? Comunque da segnalare c’è giusto la Regina Aliena che corre su un grande anello nello spazio, che sembra un’idea per un futuro “Aliens vs Halo”.

Passiamo a The Hunt di Stephanie Phillips, con i disegni di Marcelo Ferreira. Qui siamo in zona Rumore di tuono (1952) di bradburyana memoria, con una squadra di solerti cacciatori che paga per l’opportunità di cacciare dinosauri… ehm, no, xenomorfi. Ma certo le protezioni imposte dalla Weyland-Yutani rendono poco appassionante la caccia, visto che la Compagnia non vuole perdere finanziatori.

Se non c’è rischio, non c’è gusto!

Un calo di corrente penserà a dare ai ricconi il brivido della caccia che desideravano.

Chiude questa inutile e fastidiosa parata Maternal Instinct di Ryan Cady, con i disegni di Devmalya Pramanik. Siamo a bordo del vascello di ricerca Abhartach, gestito dall’intelligenza artificiale MU-TH-UR 8500.

Una nuova aggiunta all’Enciclopedia delle Astronavi Aliene

Mother si cruccia per non essere riuscita a contenere l’infestazione e ora la nave è piena di cadaveri, tranne per l’unico sopravvissuto: Joshua, il figlio della dottoressa Tanya Baker. L’istinto materno dell’intelligenza artificiale saprà guidare il bambino alla salvezza, nell’ultima impresa di Mother.

Una madre robotica contro una madre xenomorfica

Il primo racconto non finisce, ma già è chiaramente inutile; il secondo è simpatico e assomiglia quasi – con molta fantasia – allo stile con cui la Dark Horse Comics dei tempi d’oro giocava con l’universo alieno; il terzo anche è simpatico ma chiaramente, come il secondo, è solo derivativo (visto che è dal 1986 che assistiamo alla contrapposizione tra madri nel campo alieno!).

Non bastano un paio di raccontini un po’ simpatici a salvare un universo morto.

Chiudo con la cover gallery:

L.

– Ultime defecate Marvel:

  • [2024-03] Aliens: What If…? - Malgrado la filosofia della testata, questa storia è plausibile e per nulla "alternativa"!
    Nel 2179 Burke è riuscito a sfuggire segretamente dall'alveare alieno e ha mandato Ripley su Fury 161 per non farla parlare: ora, 35 anni dopo, disprezzato da tutti, l'uomo della Compagnia decide di tornare alla carica.
  • [2024-02] Predator – The Last Hunt - Continua la saga di Theta, la cacciatrice di Predator.
    Seguendo un segnale di soccorso trova una nave-frigorifero piena di "prede al fresco" per future cacce, ma l'unico degli esseri che sembra essere rimasto in vita... è John Schaefer!
  • [2024-02] Alien: Black, White & Blood - L'incapace Marvel pensa che invece di sbagliare una storia lunga è meglio sbagliarne tante piccole. Una raccolta di storielline con qualcuna anche simpatica, ma è chiaro che sono solo spari nel buio.
  • [2023-11] Alien (Marvel) 5 – Descendant - Un'altra inutile e fastidiosa saga, politicamente corretta, sessualmente inclusiva e dalle pari opportunità, scritta con lo sfintere.
    Personaggi a casaccio si agitano qua e là mentre nascono mostri a iosa e tutto è buttato via senza alcun criterio. Letame maleodorante allo stato puro.
  • [2023-10] Alien (Marvel): Annual 3 - Speciale annuale che fa da antefatto a Thaw (2023), ricopia (in peggio) il mitico Genocide (1991), ci spiega l'evoluzione aliena della luna ghiacciata LV-695 e prepara il terreno alla nuova saga di novembre.
  • [2023-09] Predator vs Wolverine - Tramite vari molesti flashback in varie epoche vediamo i due titolari della saga affrontarsi senza alcuna ragione, senza scopo, senza trama, senza dialoghi, senza conclusione e senza niente. Puro letame nauseabondo tipico della Marvel.
  • [2023-04] Alien (Marvel) 4 – Thaw - Sulla luna ghiacciata LV-695 la famiglia Zahn trova un facehugger ibernato: il capo spedizione non sa cosa sia e avverte la Compagnia, la quale manda soldati poco educati a raccogliere il campione. Il resto è tutta spazzatura tipica Marvel.
  • [2023-03] Predator: The Preserve - Le nuove prede umane sul pianeta-giungla dei Predator vengono salvate da Theta, l'eroina della precedente saga: saprà questa nuova avventura essere inutile della precedente?
  • [2022-11] Alien: Risveglio (Panini) - Secondo appunto alieno della Panini Comics, un volumone "morbidoso" che raccoglie la versione italiana di Alien: Revival (2021). In appendice, l'annual Aliens: Aftermath (2021).
    I membri di una setta che aborre la tecnologia hanno quasi concluso la loro opera di terraformazione di una luna su cui sperano di iniziare una nuova vita… ma, nel momento in cui un’astronave precipita nel loro santuario, ha inizio un incubo senza fine.
  • [2022-09] Alien (Marvel) 3 – Icarus - Terza "stagione aliena" per la Marvel.
    Cinque sintetici asociali vengono ingaggiati per recuperare un esperimento folle della Weyland-Yutani in un pianeta abitato da xenomorfi: un gioco da ragazzi, per i magnifici cinque!

10 pensieri su “[2024-02] Alien: Black, White & Blood

  1. Vabbè, dai. Perlomeno il terzo si gioca un computer benigno: siamo comunque sempre in zona di contentini. Vedendo la pessima direzione di Star Wars, sento sempre più il sedere restringersi dalla paura che cannino sonoramente anche quest’universo narrativo. No, perché finché siamo nel campo dei fumetti, ok (circa)…però tutto ciò non lascia presagire bene, diciamo così.

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    • Sicuramente queste storielle brevi sono meglio delle terribili saghe che la Marvel ha presentato questi anni, almeno usano temi propri di questo universo invece di inventarsi la roba strana – o mille nuovi mostri! – ma è chiaro che la Disney/Marvel/Fox ha in serbo solo orribile spazzatura per questo universo, non essendo assolutamente in grado di raccontare storie, neanche le più semplici. Sono case totalmente incapaci che si trovano per le mani franchise a loro ignoti che sfruttano solo perché c’è una base di fan, anche se Alien e Predator hanno davvero numeri risibili di veri fan. (Cioè di gente che spende soldi, e non solo chiacchiere sui social.)
      Sbagliare i fumetti è il primo segno che non c’è alcuna speranza di fare qualcosa di anche solo vagamente decente coi film, visto che lì parliamo di costi enormi e centinaia di persone che ficcano il dito nella torta. Un fumetto ha un autore e un disegnatore, punto, sbagliarlo significa non avere assolutamente alcun interesse nella narrativa a fumetti, in generale. Tanto ciò che importa è vendere albetti ai fan.
      Tremo al pensiero delle porcate immonde che ci aspettano al cinema e in TV, se davvero i ridicoli progetti alieni in corso arriveranno a conclusione: prima ci si poteva consolare con fumetti, libri e videogiochi, tutti settori che sono crollati. Quanta tristezza…

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      • Ti dirò…non è, forse, un caso che molti fan di star wars siano passati a Dune o Warhammer: c’è fame di materiale interessante, ma, rimanendo al solo caso di SW, siamo sempre o in epoca imperiale (dove i personaggi sono stra-conosciuti, oppure non possono proprio far fare loro cose troppo strambe…per dire, il senso di farmi vedere un Luke in pericolo, quando so benissimo che ha ancora due film davanti, dov’è?), oppure in epoca post-impero, ma sempre con l’obbiettivo di salvare capra e cavoli e cercare di dare una spiegazione al ritorno di Palpatine.

        Sono, come detto da te, franchise (o saghe, come preferisco chiamarle) che non hanno più anima: il merchandising è sempre esistito, cavolo! Lucas ha fatto La minaccia fantasma, capitalizzandoci sopra con un flusso incredibili di gadget, ma perlomeno ha narrato qualcosa di suo. C’era (e c’è ancora) un qualcosa che spinge a vedere i 6 film della serie…i nuovi prodotti di star wars sono progettati nello studio marketing per essere appetibili alla stragrande maggioranza di persone (i fessi, almeno, lo credono), quando precedentemente star wars non era progettato per essere appetibile..perché, lo era. Star Wars non si rivolgeva ai ragazzini non binary californiani, oppure al pubblico cinese, o ancora a quello indo-giamaicano…si rivolgeva a tutti quelli che volevano una buona storia. Alien idem…certo, non tutte le storie a fumetti (o su libro) di Alien (come di Star Wars) sono effettivamente belle, però almeno avevano un guizzo, una loro identità.

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      • Uso il termine franchise perché è quello usato dalle riviste di cinema americane, quando ancora avevano un peso 😛
        Traducendo fiumi di articoli per “Il Zinefilo” è diventato subito chiaro che termini usati da noi (brand, marchio, e via dicendo) sono cose nostre, loro usano franchise per indicare un nome ripetuto su più film, possibilmente anche protagonista di universi narrativi, come in effetti le grande saghe hanno fatto. A parte l’Italia nuclearizzata dove non arriva niente, è raro che una serie di film di successo non generi libri, fumetti, giochi e via dicendo, quindi forse con quel termine vogliono strizzare l’occhio anche alla parte commerciale dell’attività cinematografica 😉

        La cosa incredibile è che l’azienda più ricca al mondo abbia problemi di soldi: le serie di Disney+ (“Boba Fett”, “Ahsoka”, il nuovo “Mandalorian”) sono di una pezzentezza assurda, roba che spende di più la Asylum! Contando sull’uso totale e tombale di grafica al computer rendono tutto immobile: che senso ha vedere un film dove la gente rimane ferma sul posto, perché sono attori che fingono di camminare in uno sgabuzzino verde?
        SW deve una enorme fetta del suo successo a un successo enorme dei fumetti e dei libri, entrambi nati quando finalmente Lucas ha capito che non c’era più un dollaro da fare coi film e ha consentito ad altri autori di scrivere storie inedite in altri media, qualcosa di vietato prima di allora. Il fiume inarrestabile di storie ha reso vivo e vegeto l’universo, sebbene le case non lo capiscono: quante volte puoi vendere lo stesso film ai fan? Invece se tiri fuori dieci libri l’anno puoi vendere tantissima roba. E i libri e i fumetti non hanno problemi di budget ^_^
        Purtroppo anche quell’universo sta crollando sotto la guida di dirigenti pubblicitari che non pensano mai alla narrativa ma solo ai grafici, alle tabelle e alle polemiche dei social: ho visto il trailer del recente Warhammer e vale più quello da solo che tutte le saghe uscite al cinema negli ultimi vent’anni! 😀
        Quella sì che è cazzo di narrativa che ti vien voglia di seguire, non quelle stupide moscerie di Boba Fett panzuto, Ahsoka catatonica o l’Alien gender-friendly…

        Purtroppo la Disney è guidata da analisti, non da artisti, capaci solo di piangere perché non guadagnano più come un tempo: defecare sui propri cavalli di battaglia non porta ad altro, strano che gente da stipendi miliardari non lo capisca 😛

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      • Alla Disney/Marvel/Fox interessa fare soldi, non storie, e il prezzo lo paghiamo noi 😦 Se non altro, l’ultima Dark Horse aveva almeno la (relativa) scusante di essersi stancata di mettere continue “pezze” fumettistiche a un franchise che, in ambito cinematografico, dimostrava sprezzantemente quanto gli importasse meno di zero degli sforzi per cercare di dare un senso al “nuovo” corso (Ridley, ti stavano facendo un favore tale da doverli solo ringraziare per il resto dei tuoi giorni!)… La Casa del Topo invece quali scuse ha, esattamente?

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      • Rispondo ad entrambi, e sono d’accordissimo con quanto detto: il bello è che sia l’Univero espanso di star wars, sia diverse storie di Alien esterne ai film sono di molto superiori rispetto a quanto prodotto cinematograficamente nei recenti anni.

        Io sono arrivato alla conclusione che, pur avendo dei fondi cui attingere perché immettono quote etniche ed altre amenità del “cinema” moderno, la dirigenza della Lucasfilm stia volutamente sabotando quasi tutti i prodotti che escono: le trame sono ridicole (vedi Boba, che invece di riprendere la sua vita da cacciatore di taglie e regalarci qualche scontro cazzuto coi suoi ex compari, si ritira a Tatooine….sempre in quello che, nei vecchi film, era considerato il buco dell’universo, un posto dove nessuno voleva davvero abitare), oppure in contraddizione con quanto visto nei film (vedi la serie su Obi Wan, dove il jedi è ridotto ad un barbone…non riesco proprio a far coincidere questo Obi con quello de La vendetta dei sith, nè con quello di Una nuova speranza), o ancora mandano in vacca ciò che era stato costruito in due stagioni tutto sommato discrete (The mandalorian).

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      • Per questo dico che la Disney è gestita da analisti e non da artisti: credono che basti rispecchiare le categorie socio-etniche che vanno di moda in un dato momento perché il prodotto si venda da sé, quando invece dev’essere prima di tutto buono, poi semmai anche “inclusivo”. Scrivere una trametta al volo dal primo che passa non è il modo di far andar bene qualsiasi prodotto, figurarsi uno di storici franchise con tanti fan da deludere! 😛

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  2. Ah non ti è piaciuto! Per me, la prima storia ha ottimi disegni—io sono prima di tutto un appassionato di fumetti che di alieni. La seconda storia sembra adeguarsi a tutte le altre stupide storie moderne con la ragazza spavalda e invicibile, però a sorpresa anche lei finisce per essere sbranata come tutti gli altri idioti.
    Ad ogni modo è stata solo una pausa breve. Oggi ho letto Aliens What If e di nuovo mi è tornato il mal di pancia.

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    • I disegni dell’universo alieno sono in genere splendidi, anche la Dark Horse degli ultimi tempi, quando sfornava storie illeggibili e stupide oltre ogni sopportazione, sfoggiava disegni spettacolari. A parte gusti personali, mi sembra che la Marvel abbia sempre ottimi disegni, il problema è che a contare per me è la storia: i disegni sono solo un più, un abbellimento 😉

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