Si riparte con il viaggio della Marvel nell’universo alieno, con sempre Phillip Kennedy Johnson alla sceneggiatura (anche se sarebbe stato auspicabile un autore con idee meno banali) e il brasiliano Julius Ohta ai disegni. Stavolta però, al contrario dei due capitoli precedenti, la numerazione riparte da 1, così da creare casino.
Un ologramma ci dà il benvenuto all’edizione del 2205 della Conferenza per l’innovazione umana tenuta dalla Weyland-Yutani su Tobler-9, che però dovrà chiudersi velocemente… per una leggerissima infestazione aliena.
Saltiamo al 2217 sul pianeta Europa-5, un paradiso terrestre dove Freyja zompetta felice fra i monti mentre i suoi amici Seth, Nora, Astrid ed Eli leggono, dipingono e fanno gli intellettuali: ovviamente sono tutti sintetici!
Dopo un colpo di mano non riuscito e svariati morti, il generale George March riesce ad attirare l’attenzione dei cinque sintetici.
Il generale ha disturbato i sintetici di Europa-5, un pianeta dall’atmosfera tossica per gli umani proprio perché non sono i benvenuti, perché ha bisogno del loro aiuto. Sul pianeta-granaio Demeter-2 un incidente nucleare sta distruggendo tutto, con il rischio che decine di pianeti soffrano la fame… Oh, solo a me sembra un’eco dello Stato-granaio Ucraina che ha rischiato di affamare mezzo mondo che da quel grano dipende?
Comunque il generale informa i sintetici che la soluzione di tutto si trova su Tobler-9, un pianeta abbandonato perché a forza di farci esperimenti al di là di ogni etica la Weyland-Yutani l’ha massacrato, e ora è in mano agli xenomorfi.
Fra i tanti esperimenti condotti dì dalla Compagnia c’è una sostanza che promette di annullare l’effetto delle radiazioni, ma per recuperarla serve qualcuno che risulti indifferente agli xenomorfi: una squadra di sintetici sarebbe la soluzione migliore. E per convincere i vari membri, in palio c’è la cittadinanza della United Systems – va infatti ricordato che siamo nel nuovo universo alieno, quello della Guerra Fredda spaziale creato da William Gibson.
Essere considerati cittadini invece che suppellettili invoglia parecchio i nostri eroi, che però capiscono non sarà facile recuperare il balzano esperimento della Weyland-Yutani… l’uovo anti-radiazioni!!!
Ad ottobre 2022 arriviamo su Tobler-9 (anche se dopo il commento dell’amico Conte Gracula non posso non desiderare di visitare Tobler-One!), il pianeta infestato da xenomorfi dove i sintetici Freyja, Seth, Nora, Astrid ed Eli sono gli unici a poter mettere piede.
Armati fino ai denti, i nostri eroi scoprono una colonia costituita esclusivamente da rovine abbandonate, simbolo perfetto della direzione dove ci stanno portando gli esperimenti scriteriati della Weyland-Yutani.
Raggiunta la struttura super-segretissima dove si sviluppano nuove armi, fra cui l’uovo anti-radiazioni, scoprono che l’ovetto ha preso il volo: qualcuno li ha preceduti. Cercando in giro, aggirandosi fra esperimenti che promettono parecchi danni futuri, i nostri intercettano uno strano segnale: un ticchettio… come se qualcuno stesse richiamando la loro attenzione dal nido alieno nelle fondamenta dell’edificio.
Caduti come idioti nella trappola, i cinque diversamente intelligenti si ritrovano circondati da xenomorfi: che fine ha fatto l’indifferenza che le creature dimostrano nei confronti dei sintetici? Sin dai tempi di Aliens vs Predator 2 (Sierra 2001) solo se attaccati da un sintetico gli alieni reagiscono, e molte tavole di questo fumetto sembrano ricalcare gli ambienti del mitico videogioco. E ora che ci penso, è un peccato che in quel titolo Sierra non ci fosse il sintetico come personaggio giocabile.
Siamo sicuri che la colonia sia disabitata come tutti pensano? Malgrado infatti le premesse dell’intera vicenda, che cioè questa fosse una missione dedicata esclusivamente ai sintetici, l’autore non ha resistito a inserire i soliti “sopravvissuti”, grande classico di ogni film di fantascienza survivalista.
Dunque i sintetici, malandati dopo un corposo attacco di xenomorfi, vengono “salvati” da umani che misteriosamente riescono a sopravvivere su un pianeta completamente radioattivo. Non stupisce sembrino un po’… poco socievoli.
Il gruppo dei sopravvissuti è guidato ovviamente da una donna (e come ti sbagli?) Melody, una nera anziana (e come ti sbagli?) abbastanza pittoresca, la quale spiega che la razza dominante di alieni in superficie l’hanno chiamata Icarus (Icarus Strain, estremamente versatile e geneticamente mutante) e loro, umili lavoratori della Compagnia lasciati indietro perché costava troppo salvare, hanno imparato a sopravvivere in mezzo alle creature, imparandone i bioritmi.
Melody capisce subito che i sintetici non sono arrivati per salvarli bensì per recuperare l’uovo alieno dalle grandi potenzialità, quindi accetta di aiutarli, accompagnandoli a un nido pieno d’uova. Sarà sincera?
Raggiunto il centro commerciale che rappresenta uno dei nidi del pianeta, mi sembra chiaro che arrivi puntuale l’incontro con la Regina, visto poi che è casa sua.
I nostri eroi si ritrovano ad affrontare una Regina e vari altri droni potendo contare solo su armi come una balestra e un’alabarda: ma non erano partiti con i super-fuciloni-sparatutto? Tranquilli, con due schicchere sulle orecchie e un po’ di solletico la Regina crolla come un sacco di patate: il tentativo di creare intorno alla scena un po’ di pathos ottiene solo il risultato di aumentare l’imbarazzo che si prova a leggere ’sta roba. (E magicamente la pagina dopo sono armati di pulse rifle: perché non li hanno usati contro gli xenomorfi?)
Intanto i superstiti umani, infingardi, vivono da anni in mezzo agli xenomorfi eppure non riconoscono i sintomi di un contagio, così solo quando è troppo tardi capiscono che uno di loro – che vomitava nero da due ore! – ne ha uno dentro: ammazza che sopravvissuti geniali! Non dispiace vederli diventare vittima dei nuovi chestburster, che non si possono chiamare più così in quanto non escono dal petto ma dalla gola. (E fra un po’ pure dal naso.)
È chiaro che le “mutazioni genetiche” sono il leitmotiv della gestione Marvel dell’universo alieno, quindi sul pianeta ci sono insetti mutageni che una volta punto un umano lo trasformano in una sorta di ibrido xeno-umano, un’idea già affrontata dalla Dark Horse dei tempi d’oro e che qui viene buttata via alla rinfusa.
Comunque l’ibrido porta gli alieni con sé e li fa entrare nel rifugio dei sopravvissuti, e la domanda è di nuovo quella: come hanno fatto a sopravvivere tutto questo tempo, gli umani babbei di Tobler-9?
In costante carenza di idee si va a braccio, in pratica in questa saga non esistono due pagine uguali: ogni tre o quattro vignette si cambia strada, stando sempre attenti a non approfondire mai nulla, né la vicenda né i personaggi.
Perciò facciamo che ora c’è stata la solita fusione genetica con i mostri mezzi alieni che attaccano gli umani, e questi che se la prendono con i sintetici, che non c’entrano niente: ormai niente è spiegato, è puro chiacchiericcio senza senso.
Finalmente a febbraio giunge a conclusione questa serie imbarazzante, che dimostra il calo vertiginoso dell’impegno Marvel in questo universo narrativo.
Si vedono un po’ di scontri alieni superficiali, perché essendo i protagonisti dei sintetici si dà per scontato che sappiamo far fuori alieni con una mano sola: altro segno che gli autori Marvel non hanno idea dei personaggi e temi che stanno affrontando. I sintetici nell’universo alieno storicamente finiscono male al confronto con gli xenomorfi, in tutti i media, sono dei semplici esseri umani artificiali invece alla Casa delle Idee sono convinti che un sintetico sia forte come cento robot e possa affrontare una Regina come fosse un cagnolone un po’ irruento.
La scena che per me suggella il capolavoro della minchiata è quella in cui Freyja, non paga di star uccidendo una Regina Aliena con due sganassoni (non sto esagerando!), decide di sentirsi un po’ Dylan Dog… e si fa lanciare una pistola dalla sua piccola Groucho!
Un po’ di inutili chiacchiere finale e già di cliffhanger, con cattivona mutata e xenomorfizzata pronta per essere “raccolta” da future saghe.
Anche questa nuova serie si chiude con tanta tristezza e rimpianto, ma anche con la consapevolezza… che andrà molto peggio in futuro.
Chiudo con la cover gallery, in continuo aggiornamento:
- Cover di Bjorn Barends
- Variant Cover di Carlos Magno
- Variant Cover di Ryan Brown
- Variant Cover di Travis Charest
- Cover di Bjorn Barends
- Variant Cover di Andrew Brase
- Variant Cover di Gary Frank
- Variant Cover di Maria Wolf
- Cover di Bjorn Barends
- Variant Cover di Iban Coello
- Variant Cover di Jonboy Meyers
- Variant Cover di Lucio Parrillo
- Cover di Bjorn Barends
- Cover di Bjorn Barends
- Cover di Bjorn Barends
L.
– Ultimi fumetti:
[2023-03] Predator: The Preserve - Le nuove prede umane sul pianeta-giungla dei Predator vengono salvate da Theta, l'eroina della precedente saga: saprà questa nuova avventura essere inutile della precedente?
[2022-11] Alien: Risveglio (Panini) - Secondo appunto alieno della Panini Comics, un volumone "morbidoso" che raccoglie la versione italiana di Alien: Revival (2021). In appendice, l'annual Aliens: Aftermath (2021).
I membri di una setta che aborre la tecnologia hanno quasi concluso la loro opera di terraformazione di una luna su cui sperano di iniziare una nuova vita… ma, nel momento in cui un’astronave precipita nel loro santuario, ha inizio un incubo senza fine.[2022-10] Aliens – Le storie classiche (Volume 1) - Approfittando del mio compleanno, ho preso questo mega-gigantesco-super-librone di più di mille pagine, che ingombra come una enciclopedia! Ed è solo il primo volume!!!
[2022-09] Alien (Marvel) 3 – Icarus - Terza "stagione aliena" per la Marvel.
Cinque sintetici asociali vengono ingaggiati per recuperare un esperimento folle della Weyland-Yutani in un pianeta abitato da xenomorfi: un gioco da ragazzi, per i magnifici cinque!2022-07 Alien: Linea di sangue (Panini) - La settimana scorsa il corriere di Amazon mi ha consegnato il pacco contenente questo gioiellino: per ragioni di soldi (ma anche di spazio) non compro mai fumetti raccolti in volumi cartonati, ma devo dire che sono una stramaledetta figata.
[2022-08] Predator: Day of the Hunter - Prima saga regolare della Marvel dedicata al Predator, così da capire subito che la casa se ne frega assai del personaggio.
Da quindici anni Theta gira pianeti dando la caccia ai Predator, alla ricerca di quello che le ha massacrato la famiglia. Fine della trama...[2022-07] Alien (Marvel): Annual 2 - Anno 2193. I ribelli occupano Nishimura Station e la Weyland-Yutani ha una bella idea: perché non proviamo sul campo questo famoso xenomorfo? Il Colonial Marine Gabriel Cruz parte per una missione votata al massacro.
[1992-01] Insider 1 - Nel gennaio del 1992 la lanciatissima Dark Horse Comics inaugura una pubblicazione gratuita dal titolo "Insider" che adoravo, quando all'epoca frequentavo la fumetteria d'importazione nel mio quartiere.
[2021-09] Alien (Marvel): Revival - Euridice è un paradiso terrestre, una colonia umana che vive a contatto con la natura e sta per staccarsi dalla Weyland-Yutani, non appena arriverà l'ultima nave... ma proprio quell'ultima nave porta il "serpente" in quel paradiso.
Comincia un nuovo capitolo dell'universo alieno Marvel con il ritorno di una figura cara ai fan: il religioso, che vede nell'alieno un oscuro avvento.[2021-07] Aliens (Marvel): Annual 1 Aftermath - Numero speciale per festeggiare i 35 anni del film Aliens.
35 anni dopo l'incidente di Hadley's Hope, un gruppo di dissidenti guidati dal nipote di Vasquez raggiunge l'ex colonia per analizzarne i resti: troverà più di quanto cercava.
Promette bene ma, come sempre, le promesse van mantenute (lo facciano i fumetti, almeno, che sul cinema non possiamo più contare da anni)…
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L’indifferenza mostrata dalla Marvel verso lo xenomorfo brucia più di sangue acido, quindi anche le storie che partono bene lasciano poca speranza.
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