[2022-11] Intervista a Fede Álvarez

Notizie sui nuovi progetti di Alien e Predator si susseguono a valanga, e in attesa di scoprire quali alla fine giungeranno a compimento vale la pena lasciare traccia delle dichiarazioni degli interessati, per confrontarle in futuro con quelle che rilasceranno dopo l’inevitabile disastro dei loro progetti.

Traduco l’intervista rilasciata il 7 novembre 2022 al sito PerfectOrganism.com dal produttore, regista e sceneggiatore uruguayano Fede Álvarez, specializzato in filmacci sbagliati: proprio l’uomo giusto al posto giusto per il nuovo film di Alien.

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[2000-02] Walter Hill su “Cinefantastique”

Sul numero di febbraio 2000 (volume 31, n. 10) della rivista specialistica “Cinefantastique” il giornalista Dale Kutzera presenta un’intervista a Walter Hill sul set del film Supernova, che è uscito il precedente 14 gennaio nelle sale americane ma evidentemente all’epoca dell’intervista non erano ancora noti i problemi che porteranno Walter Hill a far cancellare il proprio nome dal progetto, in favore dello pseudonimo Thomas Lee.

Visto che il genere fantascientifico è uno dei rari non trattato da Hill, ad esclusione del primo Alien (1979), è chiaro che la discussione finisca nell’universo alieno: traduco il passaggio perché le dichiarazioni di Walter Hill sui film alieni sono rarissime.


Parte del lavoro di Hill è ridimensionare l’inevitabile paragone con Alien, visto che anche in quel film c’è una nave che risponde ad un segnale di soccorso e questo porta un’entità a bordo. «Sono storie molto diverse», ha detto Hill. «La saga di Alien si è evoluta in qualcosa di molto diverso rispetto a quando l’abbiamo iniziata. Sono stato molto coinvolto nel primo film, sebbene paradossalmente io abbia ricevuto meno crediti rispetto agli altri. Non ho avuto nulla a che fare con l’ultimo [Alien Resurrection, nota del giornalista]. Non l’ho neanche visto. Pensavo che avrebbero dovuto fermarsi al terzo. Sarebbe stata una conclusione onorevole di ciò che sarebbe dovuta essere una saga. Non ho mai capito la ragione di continuare se non per motivi di soldi.»


L.

– Ultime riviste:

[1991-01] Predator 2 su “Starlog” 162

Traduco l’articolo che la rivista “Starlog” (n. 162, gennaio 1991) dedica all’attore Kent McCord, divo del piccolo schermo che va ad arricchire il campionario dei personaggi di contorno di Predator 2 (1990), tutti purtroppo ben al di sotto delle loro potenzialità.

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[2022-08] Prey su “SFX” 355

La rivista specialistica “SFX” ha iniziato la sua attività nel 1995 con un numero 1 in cui intervistava Sigourney Weaver e annunciava l’uscita di un quarto film alieno, quindi possiamo dire che questo universo narrativo è caro alla rivista, sebbene nel corso dei decenni gli abbia dedicato davvero un spazio troppo esiguo.

Ora però è tempo di piattaforme, di polemiche sessiste sui social e di “predatesse”, quindi la rivista – che in media dedicava trafiletti all’universo alieno – guarda caso mette a disposizione ben otto pagine più la copertina del numero 355 (agosto 2022), con un lungo pezzo e ben due interviste (all’attrice e alla produttrice) in occasione dell’uscita del film Prey. Quindi gli altri film di Alien e Predator non erano abbastanza femministi per avere uno spazio simile su “SFX”? Eppure hanno tutti donne protagoniste!

Polemiche a parte, ecco di seguito le otto pagine tradotte da me.

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[1996-01] James Cameron su “Starlog” 222

Oggi, 16 agosto 2022, compie 68 primavere James Cameron, uno dei grandi maestri del cinema finché purtroppo non si è perso, ad inseguire relitti e omini blu.

Come ho fatto per Wes Craven, anche in questo caso volevo tradurre un’intervista di Cameron ma non è stato affatto facile: ho dovuto navigare fra la bava giornalistica versata in occasione di Titanic fino ad arrivare in periodi in cui Cameron non era Dio ma un semplice genio del cinema fantastico: l’ultimo suo vero lavoro in questo campo è stato Strange Days (1995), quindi traduco un’intervista intrigante relativa a quel film, che Jim ha creato interamente per poi affidarlo alla fenomenale ex moglie.

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[2022-01] James Cameron su “Total Film”

Sul numero di gennaio 2022 della rivista di cinema “Total Film” (n. 320) appare un’intervista a James Cameron: spero di far cosa gradita traducendola.

L’intervista è un lancio pubblicitario del librone Tech Noir: The Art of James Cameron uscito nel dicembre 2021, a cura di Chris Prince e con prefazione di Guillermo Del Toro.

Da notare come quello che una volta era un maestro visionario del cinema ormai abbia il cervello completamente ripieno di sostanza blu, visto che ad ogni domanda risponde parlando di Avatar, di cui è quasi pronto quel seguito che da ormai tredici anni è promesso come imminente, ed è solo il primo di una serie di film che (per fortuna) esistono solo nella folle isola del dottor Cameron, abitata da strane creature dalla pelle azzurra.

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[2010-07] Predator su “HorrorHound” 24 (1)

Traduco il primo articolo che la rivista specialistica “HorrorHound“, n. 24, dedica all’uscita del film Predators (2010), cioè un’intervista al regista Nimród Antal.

Come sempre, l’entusiasmo è grande, sia da parte dell’intervistatore che dell’intervistato, tutti vaticinano un grande successo e una grande risposta di pubblico, e tutti rimarranno delusi, come sempre. Il fatto stesso che tutti continuino a sputare su i due AVP – come fanno qui sia l’intervistatrice che l’intervistato – conferma la consolidata abitudine presente in tutte le saghe: tutti i recenti film fanno schifo, ma il mio sarà bellissimo. Poi esce e fa schifo, e il regista successivo ci sputerà sopra dicendo che il suo, invece, sarà bellissimo. E via così.

Antal a detta di tutti (anche di lui stesso) è uno di noi, un fan alieno della prima ora, eppure anche lui fallisce, sebbene non certo per colpa sua.

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[2010-07] Predators su “Famous Monsters” 251

Cover di Vince Evans

Traduco l’articolo che la storica rivista specialistica “Famous Monsters of Filmland” – tornata in attività proprio con questo numero – dedica al film Predators (2010).

Non è certo con gli occhi asciutti che la rivista si apre presentando un editoriale del maestro Forrest J. Ackerman, suo fondatore nonché più grande amante e collezionista del cinema horror mai vissuto, il quale firma nel novembre 2008 le sue ultime parole, dato che il suo cuore smetterà di battere il 4 dicembre successivo. Dopo 92 anni di amore incondizionato e contagioso per la cultura popolare a base horror, non ci aspettavamo di meno dall’editoriale che un congedo di questo tono: «Don’t cry for me, Draculina». Tutti i fan dell’horror invece piangono la scomparsa del primo fra loro.

Il numero viene stampato con quattro copertine in totale, e una di quelle alternative – firmata da Vince Evans – è dedicata al FM Con e vanta un Predator a bocca spalancata.

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[2020-03] Guy Pearce su “Prometheus”

Guy Pearce racconta il suo Peter Weyland a “GQ”

Sul suo canale YouTube, la rivista “GQ” porta avanti una splendida iniziativa: lascia che attori noti raccontino aneddoti e ricordi relativi ai loro ruoli più famosi. Infatti l’iniziativa si chiama “x Breaks Down His Most Iconic Characters“, dove x sta per l’attore di turno.

Il 19 marzo 2020 è stato il turno dell’attore britannico Guy Pearce, che raccontando i suoi ruoli più famosi è ovviamente finito a parlare del suo Peter Weyland in Prometheus (2012) di Ridley Scott: curiosamente non ha speso una sola parola per Alien: Covenant (2017), dove riprende il personaggio nel prologo.

Traduco di seguito il suo intervento riguardo al film Prometheus.

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[2021-03] Sigourney Weaver su “Collider.com”

Aliens by Patrick Brown

Grazie a questo post di Marco Minniti su Asbury Movies.it (grazie Cassidy per la dritta!) scopro che Sigourney Weaver il 6 marzo 2021 ha rilasciato un’intervista a Christina Radish del sito Collider.com, in occasione dell’uscita del suo film My Salinger Year (2020).

Ecco tradotte (da me) le parti più interessanti dell’intervista.

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