[2023-11] Cailee Spaeny su “Variety”

Non ho mai sentito nominare Cailee Spaeny, giovane interprete di film che ho disprezzato (tipo 7 sconosciuti a El Royale, 2018), che non ho voluto vedere (Pacific Rim: La rivolta, 2018) o che non mi sono mai capitati davanti (Vice. L’uomo nell’ombra, 2018), insomma è una nuova leva del cinema che scopro solo ora, quando cioè ha rilasciato dichiarazioni sulla sua partecipazione all’imminente nuovo disastro… pardon, nuovo film della saga: Alien: Romulus, annunciato in uscita per l’estate 2024.

Lo scorso 27 novembre 2023 è apparso sul sito della celebre rivista “Variety” un articolo di J. Kim Murphy con intervista alla giovane attrice: lo traduco qui di seguito.

Di solito evito di inserire questi inutili trafiletti, perché malgrado ottengano una visibilità mondiale e centinaia di testate li replichino, è chiaro che si stia parlando del niente più totale, in cui parlano attori che non sanno nulla ma muovono la bocca in favore di giornalisti che non sanno cosa dire ma devono riempire siti web. Speravo che stavolta la notizia fosse più corposa, invece niente: finito di tradurre mi sono reso conto che si tratta del solito ciarpame che infesta l’infosfera, ma ormai è andata…

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[2023-11] Gale Anne Hurd ricorda i propri film su “Empire”

Sul numero 420 (novembre 2023) della rivista “Empire” un breve ma saporito articolo ci regala una veloce panoramica sulla filmografia della mitica produttrice Gale Anne Hurd, che in anni maschilisti ha dovuto lottare con tutte le sue forze per prevalere nell’industria cinematografica, riuscendo sempre ad ottenere il massimo dai propri progetti, grandi o piccoli che fossero.

Nel nuovo millennio forse è un nome molto meno noto rispetto a un tempo, quindi è lodevole l’iniziativa del giornalista Chris Hewitt che è andato a chiedere un commento alla produttrice in merito ai cavalli di battaglia della sua carriera: ripassiamoli insieme.

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[2023-11] Ridley Scott ricorda i propri film su “Total Film”

Sul numero 343 (novembre 2023) della rivista di cinema “Total Film” c’è un lungo speciale dedicato al Napoleon con Joaquin Phoenix, di imminente uscita, ma soprattutto al suo regista Ridley Scott, intervistato da Jamie Graham non solo riguardo alla sua ultima fatica ma soprattutto sui grandi titoli della sua carriera.

Dopo uno sfoggio di sottilissima egomania – in fondo è il regista di Napoleon, no? – a chiudere la colata di bava arrivano altri registi e autori a leccare il deretano di Scott con proprie dichiarazioni adoranti, che non ho potuto tradurre perché ributtanti: mi sono limitato a riportare le loro frasi relative ad Alien, che ovviamente non è bello come film a sé ma perché emanazione di Dio Scott.

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[2023-11] David Fincher su “Alien 3” (“Empire”)

Sul numero 420 (novembre 2023) della rivista di cinema “Empire“, un numero chiamato addirittura “David Fincher Special”, appare un articolo in cui Nev Pierce chiede al regista David Fincher di individuare una scena iconica di ogni suo film, commentandola: ne traduco qualche passo “alieno”.

«Il mio problema con la parola “iconico” è che viene attribuita in modo eccessivo», afferma David Fincher, contestando allegramente l’intera nozione di questa caratteristica. «Le persone hanno sostituito la parola “memorabile” con “iconico”.»

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[2023-05] Sigourney Weaver su “Total Film” 337

Traduco questa lunga intervista che James Mottram ha curato per la rivista americana “Total Film” (n. 337, maggio 2023), con le foto di Mark Seliger.
Dopo essere apparsa spesso ma o in piccoli ruoli o solo come voce narrante, l’uscita nel 2022 di ben tre ruoli cinematografici – in Call Jane, Master Gardener e Avatar 2 (anche se solo come “modella digitale”) – ha rimesso Sigourney Weaver sulla mappa del giornalismo cinematografico, regalandoci una bella intervista con anche, immancabilmente, “chicche aliene”.

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[2022-11] Intervista a Fede Álvarez

Notizie sui nuovi progetti di Alien e Predator si susseguono a valanga, e in attesa di scoprire quali alla fine giungeranno a compimento vale la pena lasciare traccia delle dichiarazioni degli interessati, per confrontarle in futuro con quelle che rilasceranno dopo l’inevitabile disastro dei loro progetti.

Traduco l’intervista rilasciata il 7 novembre 2022 al sito PerfectOrganism.com dal produttore, regista e sceneggiatore uruguayano Fede Álvarez, specializzato in filmacci sbagliati: proprio l’uomo giusto al posto giusto per il nuovo film di Alien.

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[2000-02] Walter Hill su “Cinefantastique”

Sul numero di febbraio 2000 (volume 31, n. 10) della rivista specialistica “Cinefantastique” il giornalista Dale Kutzera presenta un’intervista a Walter Hill sul set del film Supernova, che è uscito il precedente 14 gennaio nelle sale americane ma evidentemente all’epoca dell’intervista non erano ancora noti i problemi che porteranno Walter Hill a far cancellare il proprio nome dal progetto, in favore dello pseudonimo Thomas Lee.

Visto che il genere fantascientifico è uno dei rari non trattato da Hill, ad esclusione del primo Alien (1979), è chiaro che la discussione finisca nell’universo alieno: traduco il passaggio perché le dichiarazioni di Walter Hill sui film alieni sono rarissime.


Parte del lavoro di Hill è ridimensionare l’inevitabile paragone con Alien, visto che anche in quel film c’è una nave che risponde ad un segnale di soccorso e questo porta un’entità a bordo. «Sono storie molto diverse», ha detto Hill. «La saga di Alien si è evoluta in qualcosa di molto diverso rispetto a quando l’abbiamo iniziata. Sono stato molto coinvolto nel primo film, sebbene paradossalmente io abbia ricevuto meno crediti rispetto agli altri. Non ho avuto nulla a che fare con l’ultimo [Alien Resurrection, nota del giornalista]. Non l’ho neanche visto. Pensavo che avrebbero dovuto fermarsi al terzo. Sarebbe stata una conclusione onorevole di ciò che sarebbe dovuta essere una saga. Non ho mai capito la ragione di continuare se non per motivi di soldi.»


L.

– Ultime riviste:

[1991-01] Predator 2 su “Starlog” 162

Traduco l’articolo che la rivista “Starlog” (n. 162, gennaio 1991) dedica all’attore Kent McCord, divo del piccolo schermo che va ad arricchire il campionario dei personaggi di contorno di Predator 2 (1990), tutti purtroppo ben al di sotto delle loro potenzialità.

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[2022-08] Prey su “SFX” 355

La rivista specialistica “SFX” ha iniziato la sua attività nel 1995 con un numero 1 in cui intervistava Sigourney Weaver e annunciava l’uscita di un quarto film alieno, quindi possiamo dire che questo universo narrativo è caro alla rivista, sebbene nel corso dei decenni gli abbia dedicato davvero un spazio troppo esiguo.

Ora però è tempo di piattaforme, di polemiche sessiste sui social e di “predatesse”, quindi la rivista – che in media dedicava trafiletti all’universo alieno – guarda caso mette a disposizione ben otto pagine più la copertina del numero 355 (agosto 2022), con un lungo pezzo e ben due interviste (all’attrice e alla produttrice) in occasione dell’uscita del film Prey. Quindi gli altri film di Alien e Predator non erano abbastanza femministi per avere uno spazio simile su “SFX”? Eppure hanno tutti donne protagoniste!

Polemiche a parte, ecco di seguito le otto pagine tradotte da me.

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[1996-01] James Cameron su “Starlog” 222

Oggi, 16 agosto 2022, compie 68 primavere James Cameron, uno dei grandi maestri del cinema finché purtroppo non si è perso, ad inseguire relitti e omini blu.

Come ho fatto per Wes Craven, anche in questo caso volevo tradurre un’intervista di Cameron ma non è stato affatto facile: ho dovuto navigare fra la bava giornalistica versata in occasione di Titanic fino ad arrivare in periodi in cui Cameron non era Dio ma un semplice genio del cinema fantastico: l’ultimo suo vero lavoro in questo campo è stato Strange Days (1995), quindi traduco un’intervista intrigante relativa a quel film, che Jim ha creato interamente per poi affidarlo alla fenomenale ex moglie.

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