Traduco l’anteprima del videogioco Aliens: Fireteam apparsa sulla rivista britannica “PlayStation Official Magazine UK” nel numero di maggio 2021.
Aliens: Fireteam Preview
senza firma
da “PlayStation Official Magazine UK”
n. 187 (maggio 2021)
«Siete sull’ascensore per l’inferno: in discesa!»
Finalmente c’è motivo d’essere emozionati per un videogioco di Aliens, visto che Cold Iron Studios presenta il suo titolo ispirato al film classico.
Va però specificato che Aliens: Fireteam si svolte dopo gli eventi di Alien 3. Mentre Hudson e la squadra sono sbarcati su LV-426 del tutto ignari, questi marine ora sanno esattamente dove stanno andando. L’universo è a conoscenza degli xenomorfi e unità militari specializzate sono inviate regolarmente nei punti caldi per tenere segrete le attività della Weyland-Yutani.
In Aliens: Fireteam ci sono undici varianti di xenomorfi (venti se si contano anche quelle geneticamente create dagli esperimenti della Weyland-Yutani). Ognuna ha la propria intelligenza artificiale e schemi d’attacco; ci si muove in uno spazio tridimensionale quindi le creature camminano sulle pareti, passano sulle teste e sotto i piedi. Questi mostri hanno vari sistemi per attaccarti, quindi è tempo di dimenticare quel classico rilevatore di movimento.
Caccia all’insetto
Il comportamento degli xenomorfi sputa-acido potrebbe stupirvi, ma il cuore del gioco Aliens: Fireteam parecchie altre sensazioni. Si tratta di uno sparatutto di sopravvivenza a squadra di tre persone, sul solco di Left 4 Dead (PC kids), World War Z e l’imminente Black 4 Blood. Ogni personaggio ha il suo profilo – Artigliere, Demolitore, Tecnico, Dottore o Ricognitore – e sono tutti personalizzabili.
Il gioco promette trenta armi da sbloccare: sì, c’è il classico M41A Pulse Rifle – ce ne siamo subito informati – ma c’è anche il Charge Coil (una granata stordente che immobilizza gli xenomorfi) che è una novità in questo universo.
C’è un arsenale standard da poter utilizzare, visto che Aliens: Fireteam è uno sparatutto da sopravvivenza, e l’azione si basa su una squadra di marine che deve arginare una massa di creature usando abilità e potenza di fuoco. Ma non è questa la sensazione che vogliamo da un gioco di Alien.
La Cold Iron Studios agita un po’ le acque permettendo di personalizzare l’esperienza di gioco con quaranta possibilità di modifica, dall’aumentare il danno dei colpi all’aumentare il numero di creature che la squadra dovrà affrontare. Se volete semplicemente gustarvi la storia delle quattro campagna di gioco potete farlo, ma attivando le Challenge Card potete modificare i parametri in modo da non avere sempre la stessa esperienza di gioco.
Regina assassina
La speranza è che le quattro campagne, separate ma connesse, possano destare il vostro interesse. Ambientato a bordo della Katanga, una raffineria orbitante abbandonata decenni prima, la premessa rientra nel canone di Aliens. I marine spaziali della USS Endeavor devono andare a caccia d’insetti e portare fuori la Regina.
Ogni campagna ha una storia che segue i dettami di questo universo: la scelta di una raffineria spaziale non è casuale, con echi delle strutture industriali dei film. Lo stesso ogni campagna può essere giocata al di là della coerenza narrativa, e verterà sulle cospirazioni corporative che si trovano anche nei film. Ci aspettiamo un insieme di metallo, corridoi, fornaci ed antica tecnologia aliena, il tutto condito da bava aliena [Xenomorph goo].
Questioni di equilibrio
Aliens: Fireteam deve affrontare gli stessi ostacoli dei film: la contraddittoria ferocia degli xenomorfi. Queste creature sono la più perfetta macchina di morte dell’universo, tanto che Ripley ha dovuto nuclearizzare un loro alveare, ma uno solo poteva essere battuto girandosene in mutande. Il che significa che gli sviluppatori hanno dovuto bilanciare la modalità di gioco così da dare spazio ai marine assicurandosi che ogni sfida fosse un evento spaventoso. Con un sistema aggiornato, la messa a fuoco sul gioco di squadra e una varietà di nemici da affrontare, questo potrebbe essere un gran gioco.
Impressioni finali
Lungi dall’essere rivoluzionario, Aliens: Fireteam punta a sfruttare idee già affermate nei confini della licenza: quanto riuscirà a piegare le regole di questo universo determinerà il successo del gioco.
L.
– Ultime riviste:
[2000-02] Walter Hill su “Cinefantastique” - Traduco un passaggio di un'intervista a Walter Hill in cui parla brevemente della saga di Alien, argomento che non ama affrontare.
[2022-09] Prey su “SFX” 356 - Traduco la recensione del film Prey (2022) apparsa sulla rivista specialistica "SFX" n. 356 (settembre 2022) a firma di Neil Smith.
[2022-10] Prey su “Empire” 406 - Traduco la recensione del film Prey (2022) apparsa sulla rivista "Empire" (UK) n. 406, ottobre 2022, a firma di James Dyer.
[1991-01] Predator 2 su “Starlog” 162 - Traduco l'articolo che la rivista "Starlog" dedica a Kent McCord, divo del piccolo schermo che va ad arricchire il campionario dei personaggi di contorno di Predator 2 (1990).
[1992-06] Predator 2 su “Game Zone” 8 - Traduco l'anteprima britannica di un videogioco nato non certo senza parecchi problemi.
[2022-08] Prey su “SFX” 355 - Traduco il lungo spazio che questa nota rivista specialistica dedica alla "cacciatrice" di Disney+.
[1996-01] James Cameron su “Starlog” 222 - Per festeggiare il compleanno di Jim Cameron traduco una sua intervista all'epoca del suo ultimo vero impegno nel fantastico.
[1990-12] Predator 2 su “Starlog” n. 161 - Traduco questo ricco speciale della rivista specialistica "Starlog" dedicato all'uscita in patria del film Predator 2, con interviste a regista e sceneggiatori.
[2010-12] Alien Saga su “Home Cinema” - La rivista di recensioni di film e tecnologia home video infarcisce questo numero di foto e recensioni aliene.
[2000-08] Commenti sagaci alieni su “Starlog” 277 - Sul numero di agosto 2000 della rivista "Starlog" trovo una deliziosa "vignetta aliena" che propone alcuni "commenti sagaci" fra cui il lettore può scegliere il giorno che si ritroverà inseguito da uno xenomorfo.
Non sembra niente male, no… Però ci vorrebbe il parere di redbavon per confermare o meno 😉
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Appena uscirà il gioco sarà mia cura pungolarlo finché non caccia fuori una recensione 😛
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Grazie per avermi tirato dentro…ma lo sono già mani (sopratutto) e piedi. Nutro una perplessità sul fatto che sia votato al multiplayer per cui non ho un buon rapporto poiché si riduce a un forsennato grinding e looting annichilendo ogni velleità narrativa. Ripongo qualche speranza che la modalità multiplayer contempli anche un “couch-coop”, espressione figa per dire “a schermo condiviso”. In tale caso sarà mio e coinvolgerò a turno i due figlioli nanerottoli che ormai usano il joypad con buona perizia e spirito competitivo teso a umiliare la patria podestà. In tale caso la citazione di Vasquez è d’obbligo: devi dirmi solo donde esta 😜
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Anche perché quando uscirà mi farebbe piacere sapere che ne pensi del gioco, o addirittura una recensione vera e propria da far rimbalzare di blog in blog 😉
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Se lo acquisterò, recensione promessa. Ma dipende dalle caratteristiche del multiplayer. Se è solo online, passo.
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