Dagli Archivi Etruschi del 1997

Ho iniziato a navigare in Internet nel 1997, quando lo installarono nell’ufficio dove lavoravo, così scoprii un mondo ricco di ogni tipo di informazioni e foto: ben diverso dal deserto arido dell’informazione italiana.
In quello stesso anno iniziai ad usare di nascosto un’apparecchiatura portentosa che aveva la mia “capa” Stefania – è una vita che non la sento ma è stata il miglior capo che abbia mai avuto! – un’apparecchiatura magica dal nome “masterizzatore”.

I CD-Rom vergini costavano, e la tanto celebrata “multisessione” (la possibilità di lasciarli aperti in modo da poter aggiungere altro materiale in seguito) era una balla: funzionava da schifo e rischiavi che la seconda registrazione rovinasse la prima. Insomma, dovevi scegliere con molta attenzione cosa masterizzare, perché sarebbe stato costoso e PER SEMPRE. Ovviamente… Aliens era nella lista da masterizzare!

CD-Rom del febbraio 1998, alla faccia di chi dice che questo supporto non dura!

Tutti quelli che non hanno voglia di investire quella manciata di minuti che richiede masterizzare un CD-Rom o un DVD amano dire che questi supporti non durano, che dopo qualche anno non si leggono e baggianate simili: tutte fake news, i CD e i DVD durano più di qualsiasi altra cosa informatica!
Così in questi giorni ho recuperato un CD-Rom masterizzato nel febbraio 1998 – cioè ventuno anni fa – l’ho infilato nel lettore e si è letto alla perfezione. Ok, c’era qualche virus di Word dell’epoca che ha infastidito il mio antivirus, ma il fatto stesso che l’abbia riconosciuto è un buon segno.

Da questo archivio recupero alcune chicche del passato etrusco.

Foto di scena che girava molto all’epoca

Questa qui in alto credo sia in assoluto la prima foto della saga aliena che ho scansionato, prendendola da una rivista dell’epoca. Solamente nel 1998 avrei comprato il mio primo scanner casalingo, ma per fortuna dal 1996 in ufficio ne avevo uno sempre a disposizione.

Mi dite come fa un povero fan a resistere a foto del genere, trovate in Internet? Sono abbastanza sicuro che in quel momento ancora non avessi visto il film, ma mi bastavano queste scene per sentire che almeno un paio di buone cartucce le aveva.
Ci avrei messo anni per apprezzarlo, avrei prima dovuto vedere quanto in fondo sarebbe caduta la saga per capire quanto carattere aveva questo film, ma già Siggy e Winona insieme era un gran bell’effetto.

Non si dice mai di no ad uno xenomorfo

All’epoca la risoluzione degli schermi e delle immagini in Internet era terribilmente inferiore rispetto ad oggi, quindi la maggioranza delle foto che ho salvato sembrano invisibili ad occhio nudo: mi stupisce di aver trovato all’epoca anche foto di così grandi dimensioni: a meno che non abbia scansionato questo xenomorfo e non lo ricordi più…

Una foto di cui ringrazio Zoppaz

Questa di Ripley è una foto di scena – assente nel terzo film – che girava molto all’epoca ma averla a disposizione era una gran gioia di cui devo ringraziare… va be’, ve ne parlo meglio la prossima volta…

Pura follia etrusca!

Chiudo con l’immagine più folle di tutte. Molti, anzi tutti mi chiedono dove trovi il tempo di fare così tante cose: è perché non sanno quante ne facevo una volta.
L’immagine che vedete non ricordo bene come sia stata ottenuta – ipotizzo sia la scansione di una fotografia scattata allo schermo del PC! – comunque il disegno ritratto è opera mia.

Avevo messo una pellicola trasparente su un’illustrazione di Aliens vs Predator,  l’avevo ricalcata, poi avevo attaccato la pellicola sullo schermo del mio 286 compatibile e avevo ricreato il disegno con Dr. Halo. (O già c’era Dr. Genius? Non ricordo più.)
Insomma, un’ammazzata per ottenere un piccolo disegno inutile che rimaneva nel PC… a meno che un pazzo non lo fotografasse per poi masterizzarlo, e vent’anni dopo lo postasse in Rete!

Masterizzate, gente, masterizzate…

L.

11 pensieri su “Dagli Archivi Etruschi del 1997

    • Quello è un caso diverso, dubito che si possa mai arrivare ad “apprezzarlo”: studiandone la delirante lavorazione si può apprezzare uno dei più grandi disastri dell storia, quindi forse si può “capirlo”. Non credo si potrà mai arrivarea d apprezzarlo…
      Malgrado invece il quarto film sia statao comunque un disastro, con Joss Whedon che riscriveva dieci copioni diversi mentre il regista poi faceva quello che gli pareva, lo stesso c’è una specie di forma, c’è un “qualcosa” che al di là delle sottigliezze di sceneggiatura rimane quella: si voleva fare un film nel futuro dove clonavano un personaggio della saga e tornava ad affrontare xenomorfi. E questo hanno fatto, al netto di tutto il resto.
      Invece Alien 3 non sapevano di cosa parlasse il film fino a riprese iniziate! Nei Pinewood Studios c’era gente che costruiva set cinematografici a casaccio quando non esistea neanche un copione: ecco, quel tipo di disastro non si può “aprezzare”, solo studiare 😛

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  1. Le chicche etrusche aliene d’epoca sono sempre gradite, specialmente quelle autoprodotte coi mezzi d”epoca 😉
    P.S. La maggior parte di chi terrorizza il prossimo sulla durata di CD e DVD credo si dimentichi di specificare quanto di merda abbia sempre conservato i propri, mi sa 😜

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  2. Grande recupero etrusco!
    Tecnicamente i cd masterizzati hanno una durata di cinque anni, perché sono coperti di un materiale organico che in quanto tale si deteriora. In pratica, ho CD vecchi come matusalemme che funzionano ancora perfettamente.

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    • Infatti questa durata è sempre stata ventilata come un ostacolo alla “lunga conservazione”, ma la realtà dei fatti è che tutto ciò che ho masterizzato l’ho conservato, dopo più di vent’anni.
      Ciò non toglie che ci siano dischi venuti male che non funzionano già da subito, ma al contrario di tutte le previsioni il supporto su disco batte alla grande tutti gli altri, nell’uso domestico 😛

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  3. Questi sono piccoli tesori! Anche io a volte, nel “fare pulizia” mi sono imbattuto in CD e floppy in cui ho trovato letteralmente di tutto. È una sorta di versione moderna – ma non ancora 2.0 – dei vecchi bauli in cantina. Cose dimenticate che risvegliano ricordi e pezzi del nostro vissuto. La Rete le ha sommerse in mezzo al mare magnum di dati e informazioni più o meno utili.

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