Essendo inedito in home video italiano, decido che è il momento di approfittare dell’alta risoluzione di Italia2 HD per registrare il passaggio dell’11 febbraio 2023 di un film che all’incirca dieci anni fa ho recensito per la prima versione del blog “Il Zinefilo”: una volta rinnovato il blog, non ho mai recuperato quelle poche righe sbrigative che ho scritto all’epoca, ripromettendomi un giorno di rivedere il film a mente fredda, una volta passata la febbre della scoperta che la serie Z è molto più prolifica della serie A o B.
Spiders 3D esce in patria americana l’8 febbraio 2013 e già dal titolo si capisce che sfruttava ancora l’immotivata eco dell’epoca per la novità vecchia per eccellenza: il 3D. Sembra incredibile, ma la M2 Pictures ha trovato il coraggio di portare nelle sale italiane questa roba, dal 24 febbraio 2014 (fonte: FilmTV.it): l’errore non è stato compiuto due volte e così non ho trovato traccia di distribuzione in DVD o Blu-ray italiani.
Dopo cinque anni di penitenza, dal 2019 Spiders 3D comincia ad essere trasmesso regolarmente da Mediaset.
L’unica spiegazione che riesco a darmi perché questo filmetto sia arrivato nelle nostre sale è l’essere targato Millennium Films, casa storicamente ben distribuita da noi, ma questo genera una domanda ancora più cocente: perché cacchio una casa specializzata in tutti i generi tranne le bestiacce… di punto in bianco ha tirato fuori un filmaccio con bestiacce? È rimasto l’unico del suo vasto catalogo: quale dirigente Millennium ha sbattuto la testa così forte da avere questa idea?
Mi viene in aiuto il sito DreadCentral.com, che il 20 settembre 2012 presenta una chiacchierata con il regista di Spiders 3D, un nome caro al cuore di tanti zinefili: Tibor Takács. Impostosi all’attenzione dei fan dell’horror con Non aprite quel cancello (1987), il nostro ungherese preferito ha dovuto cambiare genere negli anni Novanta, e temo che in pochi conoscano e abbiano apprezzato i suoi thriller d’aZione come Sabotage (1996) e Deathline (1997), prodotti di squisita serie Z con Mark Dacascos già non più divo marziale. (In realtà dovrei citare anche Sanctuary del 1998 per completare la tripletta di Tibor con Mark, ma purtroppo non sono mai riuscito a vederlo!)
Fra episodi di “Sabrina” e di “The Crow“, Tibor vive nel sottosuolo televisivo da cui ogni tanto emerge con robe tipo Tornado Warning (2002), ma dà il meglio di sé con abominî Z come MosquitoMan (2005). In quella seconda metà degli anni Duemila in cui le bestiacce la fanno da padrone, Tibor sta al gioco alternando mostri e disastri ambientali, fino ad arrivare a questo Spiders 3D. Con gli anni Venti potete trovare Tibor su TV8 con i suoi filmetti televisivi romantichelli: l’ungherese è uno che fa quello che c’è da fare.
Quel 2012 a DreadCentral.com Tibor racconta:
«Mi sono rivolto alla Millennium per realizzare un film in 3D a budget moderato: avremmo potuto prendere un budget tipico di Syfy Channel e usarlo per un film in 3D per il grande schermo.La Nu Image ha avuto un certo successo con i film sui ragni e volevamo fare un film sui ragni giganti perché… be’, i ragni si prestano molto bene al 3D, volano attraverso le gambe e tutto il resto.(ride)»
Un momento, Tibor, perché citi due case diverse? Capisco che siano “imparentate” e che ormai in questi ultimi anni la Millennium, ben più famosa e blasonata, abbia ingurgitato sua “madre” Nu Image Films, ma sono case con stili diversi: la Nu Image faceva action ma anche bestiacce, come la celebre trilogia Shark Attack, mentre la Millennium è nata per l’azione più blasonata: in quei primi anni Dieci presentava i film di Stallone, Statham, Nicolas Cage, Gerard Butler e persino Robert De Niro. Quel 2013 presenta Attacco al potere con Gerard Butler che affronta i terroristi, Killing Season con Travolta che affronta a De Niro, Homefront con Statham che affronta James Franco, Ninja: Shadow of a Tear con Scott Adkins che affronta Kane Kosugi e Non aprite quella porta 3D con Leatherface che affronta la Daddario. Che diamine c’entrano i ragnoni giganti?
I titoli di testa risolvono il problema: è una co-produzione Millennium – Nu Image, che è ben strana ma forse per questo il film è unico nel panorama Millennium.
Siamo nel Greenwich Village… no, non quel Greenwich Village: è il nome di un quartiere posticcio di Sofia (Bulgaria) adibito a set cinematografico, ci spiega Takács: «Non somiglia molto al vero sistema della metropolitana di New York, ma abbiamo aggiunto degli elementi extra di scenografie per farlo sembrare un po’ più vicino alla realtà».
Conosciamo uno dei gestori del traffico della metropolitana, Jason (Patrick Muldoon, volto noto dei filmacci di serie Z), che come al solito ha una situazione familiare difficile: separato perché non ha mai attenzioni per la moglie e con una figlia piccola che adora ma con cui è poco presente. E un bel “chissenefrega” ce lo mettiamo subito subito.
A due minuti dall’inizio abbiamo già capito l’intera trama, tanto è sempre la stessa, fissa: il/la protagonista durante un evento catastrofico parte per salvare la propria famiglia e nel farlo riallaccia i vecchi legami, riscoprendo l’ammmòre e risolvendo la catastrofe. Fine. L’unico elemento che cambia è se il protagonista ha il pizzetto o meno.
Tibor Takács ha come budget due ragni e mezzo quindi fa quello che fanno tutti: ambienta l’intera vicenda in un’unica scenografia facendo i salti mortali per farci credere sia un film che strizza l’occhio ai filmoni con mostroni classici: no, Tibor, quelli almeno due dollari per pagare qualche location ce l’avevano, qui non avete neanche gli occhi per piangere.
Così vediamo dei ragnetti fatti al PC di casa e uno scienziatone ci spiega che vent’anni fa hanno trovato un’astronave aliena nei ghiacci, lì da millenni, hanno estratto il DNA alieno e in un laboratorio spaziale l’hanno infilato in ogni animale, tipo Arca di Noè degli orrori: solamente i ragni hanno dimostrato di saper mutare e al contempo vivere in condizioni terrestri. Va be’, io non perderei altro tempo sullo spunto, in fondo nei titoli di testa scopriamo che soggettista del film è la nostra vecchia conoscenza Boaz Davidson, l’uomo che ha gestito tanto i ninja Cannon (avrebbe dovuto dirigere L’invincibile Ninja nel 1981) che quelli Millennium (ha riusato il suo vecchio soggetto per Ninja del 2009 con Adkins), coi ragni non c’azzecca proprio niente.
No, Spiders 3D non va visto per il soggetto, per la trama, per la sceneggiatura, per le scenografie, per la recitazione e infine per i ridicoli effetti speciali: giuro che all’epoca i tecnici degli effetti speciali parlavano di questo film come se fosse una cosa seria, coi ragni occhiuti che strillano come capretti!
Allora perché va visto questo film? Vediamo se riesco a convincervi: un avamposto nello spazio non risponde più alle comunicazioni, mostroni alieni pieni di zampe e artigli usano gli umani per covare le proprie uova, deposte da fuchi maschi comandati da una Regina gigante…
… e i soldati addestrati che devono difenderci sono comandati da William Hope. Qui i richiami ad Aliens (1986) escono fuori dalle fottute pareti!
D’un tratto il film acquisisce tutto un senso nuovo, con papà e mamma che si trasformano in Ripley e Hicks alla ricerca della piccola Newt. E potete scommettere il vostro pulse rifle migliore che la ragazzina sarà imbozzolata.
E Jason, novello Ripley, una volta salvata la figlia affronta la regina gigante… cominciando ad ammazzarle le uova deposte. Bravo Tibor Takács, copiare da Aliens è sempre cosa buona e giusta.
Il film è delirante come ogni altro filmaccio con bestiacce ma gli va riconosciuta una certa qualità leggermente superiore, si vede che la Millennium Films ha più disponibilità tecnica, ma rimane comunque una stupidata che si salva solo perché ricalca la parte finale dell’Alien giusto: e quando c’è William Hope a guidare soldati ci si emoziona sempre.
Ora però nasce un bel problema: essendo inedito in home video, come faccio a inserirlo nel mio scaffale dedicato agli scopiazzi alieni? Mi sa che in omaggio ai bei tempi andati mi stampo una locandina a colori, la infilo in una custodia DVD e tiro fuori un Tarocco DOC da tenere in collezione. Chissà se Tibor Takács apprezzerebbe questo mio gesto d’amore alieno.
Ringrazio quindi il nostro regista ungherese preferito per aver preso un filmaccio con bestiacce identico a tutti gli altri e avergli donato valore riempiendolo di strizzatone d’occhio aliene: perché non lo fanno tutti, invece di ripetere identica una trama fissa, film dopo film? E non parlo mica solo della serie Z…
Controllate i vostri soppalchi, perché i ragni per lo più vengono di notte. Per lo più.
L.
– Ultimi scopiazzi alieni:
[2020-10] Tremors: Shrieker Island - Un film spernacchione pieno di strizzate d'occhio ad Alien e Predator: quale miglior commiato per l'eroe che non trema?
[2013-02] Spiders 3D - Tibor Takács copia dai migliori, cioè da Aliens, e fa uscire i ragnomorfi dalle fottute pareti.
[2022-01] Project Gemini - La fantascienza russa scende di livello, ma almeno copia sempre da Alien: bene così!
[1995-10] Wes Craven’s Mind Ripper - Il figlio di Wes Craven scrive un'immane porcata ma la riempie di citazioni aliene da applauso!
[2022-08] Prey – Predator vs Metaphor - Su Disney+ arriva il film per ragazzine con Predator contro Metaphor: chiunque vinca, noi perdiamo.
[1992-04] FernGully – 30 anni del VERO Avatar! - È il momento di festeggiare il film che James Cameron ha fuso con Aliens per il suo successo del 2009.
[1980-04] Alien 2 sulla Terra - Sono contento che Ciro si sia sparato tutti i soldi dei fantomatici "Vinzi & Pane" ma a me non ha pagato nessuno per vedere ’sta bojata inutile.
[2009] Screamers 2 - Una deliziosa operazione di "scopiazzo alieno": soldati spaziali entrano in una colonia abbandonata ignari del pericolo che si annida nei recessi più bui, e vai con le citazioni aliene senza freni.
[1980-07] Contamination - Un film che mette paura per la sua inconsistenza, seguito da un romanzo-novelization che neanche il suo autore ricorda.
[2021] Alien Predator Invasion (6 film) - Come può un povero collezionista pazzo, con tanta bava aliena nel cuore, a non comprare subito su Amazon questo cofanetto tedesco contenente sei scopiazzi alieni, per 500 minuti di Z pura?
1 enorme disastro… impossibile non notare l’ironia involontaria della locandina 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona