[1992-06] Predator 2 su “Game Zone” 8

Il numero 8 (giugno 1992) della rivista specialistica britannica “Game Zone” presenta, nella rubrica “In the Pipeline”, un’anteprima del videogioco Predator 2 che la Acclaim ha annunciato in uscita per il successivo novembre.

L’articolo, frizzante se non addirittura dissacrante, non ha firma ma ci sono degli inserti dell’editore della rivista, quindi Paul Larkin. Trattandosi di un’anteprima, la parte dedicata al gioco è minore rispetto all’inevitabile racconto dei problemi produttivi, raccontati con un gusto decisamente… british!

Non ho trovato alcun credito per l’immagine di copertina, un’illustrazione palesemente tratta (leggi: “rubata”) da quella di Chris Warner per il quarto numero del fumetto Big Game (Dark Horse Comics 1991).


Predator 2

di ?
(forse Paul Larkin)

da “Game Zone”
n. 8 (giugno 1992)

Predator Due arriverà presto nel Master System vicino a voi, ma il viaggio è stato travagliato. Volete sapere perché? E volete sapere come sta andando il gioco, ora? Leggete, allora. (“Game Zone” vi porta dietro le quinte!)

Scena uno: Predator uno.

Predator (1) era un film in cui Arnie Schwarzenegger e una truppa di attori leggermente meno famosi vagavano in una giungla mentre cercavano di (a) nascondersi e (b) uccidere un grande alieno letale. Arnie e i suoi amici avevano un sacco di armi a loro disposizione – alcune grandi e altre ancora più grandi – ma ciò che l’alieno aveva a sua disposizione (a parte il suo raggio della morte e i suoi denti) era il fatto di poter diventare invisibile… be’, quasi invisibile, comunque. Tuttavia, armi o non armi, tutti tranne Arnie sono stati uccisi dall’alieno, il che ha significato che questi due mega-esseri si sono impegnati in una resa dei conti finale. Che climax! Predator era un film che richiedeva un seguito. (Eh? Non l’ho chiesto io. Nota dell’Editore.)

Scena due: Predator due.

Predator 2 era un film in cui… be’, era un film in cui Arnie Schwarzenegger non appariva, tanto per cominciare. Stava facendo Un poliziotto alle elementari o qualcosa del genere. Predator 2 non era ambientato in una giungla, bensì nella città di New York. C’erano un sacco di cattivi in giro per le strade, erano spacciatori di droga e avevano armi. C’erano anche un sacco di poliziotti in città, e avevano anche pistole. E in giro c’era anche l’alieno che poteva diventare invisibile. I buoni stavano cercando di uccidere i cattivi, i cattivi stavano cercando di uccidere i buoni e all’alieno non importava chi avrebbe ucciso. O qualcosa di simile. Era un film che richiedeva un gioco per computer. (Ma io… Oh, non importa. Nota dell’Editore.)

Scena tre: la versione per Master System.

Ora veniamo ai problemi. Il progetto del gioco risale al marzo 1991 e sarebbe arrivato abbastanza presto, per gentile concessione di Mirrorsoft. Ma poi è successo qualcosa: qualcosa che ha fatto sì che le cose non andassero proprio come previsto. Tutto è iniziato quando… be’, leggete le scene quattro e cinque e vi farete un’idea.

Scena quattro: su uno yacht vicino Tenerife.

Robert Maxwell: Mi annoio seduto qui nella mia cabina arredata in modo costoso. Hmmm. Che barba che noia. Mi sa che uscirò sul ponte a guardare le stelle, e forse cercherò di finire il mio cruciverba, mentre sono lì. Mi siederò sulla ringhiera.

Skipper: Sicuro che sia una scelta saggia, signore?

Robert Maxwell: Idiota, non ti pago per chiedermi se quello che sto facendo sia saggio!

Skipper: certo, signore.

Robert Maxwell: Allora che ti pago a fare?

Skipper: Mi pagate per guidare la nave e tenere la bocca chiusa, signore.

Robert Maxwell: Esattamente. Torna ai tuoi doveri e non entrare più nella mia stanza. Vado a fare una passeggiata.

Skipper: sì, signore.

Scena cinque: una conversazione telefonica, il pomeriggio successivo.

Programmatore 1: A quanto pare è morto.
Programmatore 2: Stai scherzando!
Programmatore 1: No, non sto scherzando, è su tutti i notiziari: è stato ucciso sulla sua barca, dicono.
Programmatore 2: Gli hanno sparato?
Programmatore 1: Apparentemente è annegato.
Programmatore 2: Merda. E ora che facciamo?
Programmatore 1: Siamo fregati, da quel che posso vedere: Mirrorsoft probabilmente non vorrà più il gioco ora.

Scena sei: Mirrorsoft va giù per il cesso.

Mirrorsoft (cioè una piccola parte dell’impero di Robert Maxwell) va in crisi e il progetto Predator 2 passa a una procedura di attesa indefinita. «Non fate altro», è il comando. Molte persone sono tutt’altro che contente di questo, anche se in qualche modo se lo aspettavano. Alcuni di loro gridano con altri, al telefono, agitano i pugni e usano parole come “stronzate” e “ciccione bastardo” e “Tenerife” e “non è giusto”. E cose così.

Scena sette: Molto tempo dopo.

Le stagioni si alternano senza sosta. Un piccolo coniglio bianco chiamato Blinky muore di Scabulus Scabulosis e viene mangiato dalle formiche. La Terra continua a girare intorno al Sole. Un piccolo asteroide costeggia i bordi del sistema solare e si scontra con Plutone. Nuove galassie sono nate negli angoli più remoti dell’universo. Chesney Hawkes diventa famoso, poi diventa di nuovo famoso. E così via.

Scena otto: Arriva la Acclaim fra gli applausi scroscianti.

All’improvviso, dal nulla e proprio mentre tutto sembrava perduto, appare qualcuno della Acclaim e dice: «Aspetta un minuto, quel gioco di Predator 2 che stavamo facendo per Mirrorsoft assomiglia alla nostra tazza di tè: scambiamo biglietti da visita e rimettiamo in moto questo programma». Ma c’era ancora una cosa che non andava: il programmatore originale aveva deciso che se ne sarebbe andato: era stufo di aspettare così tanto e stava mollando tutto. «Nessun problema», ha risposto la persona di Acclaim, «porteremo semplicemente il nostro miglior programmatore e subentrerà lui». Ed è quello che hanno fatto: Predator 2 è tornato in attività.

Scena nove: Uno sguardo al gioco.

Ecco di cosa si tratta. Una stravaganza su sette livelli, pieni di pistole, con più cattiverie di quante potresti pensare. Siete nei panni di Haggerty (un poliziotto e l’eroe del film) e il vostro obiettivo è salvare gli ostaggi a tutti i livelli prima che il Predator li faccia esplodere. Semplice? No, perché, come potete immaginare, il gioco non è solo voi che vi muovete attraverso livelli vuoti, in realtà è pieno di gente che vuole uccidervi – in pratica gli spacciatori del film. Fuoriescono da destra, sinistra e centro. Anche dalla terra, da sotto i tombini e robe varie. Ogni volta che ne uccidete uno, lo spacciatore interessato rilascia un ago ipodermico, che può essere raccolto per ottenere punti in più. Ci sono anche, come avrete intuito, potenziamenti in abbondanza.

Il livello uno si trova sulla strada ed è già abbastanza difficile, ma il livello due ti porta giù nella metropolitana, dove le cose peggiorano: non solo c’è abbondanza di spacciatori, ma è anche il vostro primo incontro con l’alieno (e non dimenticate che l’alieno in Predator 2 può diventare invisibile: un incubo!) Il livello tre è di nuovo sulla strada e si tratta di far esplodere, mutilare e uccidere a secchiate – come potete immaginare – usando qualsiasi potenziamento che vi è capitato di raccogliere (sempre che non ve lo siate perso) dai precedenti livelli.

Il livello quattro vi porta fino sui tetti, dove la morte non arriva solo sotto forma di proiettili dei nemici ma anche per caduta accidentale. Non c’è molto spazio di manovra, lassù. Si arriva al livello cinque: il mattatoio. Lo scorrimento dello schermo accelera un po’ in questa sezione e l’azione gli va dietro. Un’altra cosa del livello del mattatoio, oltre ad essere frenetico, è che è decisamente cruento (in realtà cosa vi aspettereste da un posto in cui ammazzano le mucche a bastonate?) Dopo il mattatoio, siete di nuovo in strada prima di arrivare al livello finale, il sette, con l’astronave dell’alieno. Quindi ecco qua. Sparare proiettili o lanciare bombe, uccidere o essere uccisi.

È difficile, ma ogni volta che completate un livello vi viene fornito un codice di accesso, il che significa che potete ricominciare da dove eravate rimasti, ogni volta che tornate nel gioco.

Come avrete capito, anche se Acclaim è arrivata in soccorso e Predator 2 è tornato in carreggiata, non è ancora del tutto completato: quello che abbiamo visto finora, però, sembra piuttosto favoloso. Cosa ne pensate? Cosa ne avrebbe pensato Robert Maxwell? Solo Doris Stokes potrebbe dircelo. (Peccato però che sia morta anche lei! Nota dell’Editore.)

L.

– Ultime riviste:

4 pensieri su “[1992-06] Predator 2 su “Game Zone” 8

    • Devo indagare su questi incredibili retroscena del gioco, con morti e cambi di casa: molto più interessante del gioco in sé, che conservo ancora nell’edizione per Commodore64 ma più di cinque minuti è impossibile giocarci.

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