Sleazoids (1982) Gli xenomorfi della Marvel

Non ricordo se la questione Sleazoids mi sia stata sottoposta da SigourneyRules Kinema o da matusa78: chiedo scusa ad entrambi ma non ritrovo la mail.

Comunque gira l’idea – come per esempio in questo approfondito studio – che i personaggi Marvel noti come Sleazoids siano nati in omaggio agli Xenomorfi, anticipando alcune idee di James Cameron per il secondo film: sarà vero? Parte l’indagine etrusca.

Anticipo già la mia conclusione: queste creature non mi sembrano legate in alcun modo all’universo alieno, ogni legame grafico con gli xenomorfi è assente. Sono creature intelligenti, capaci di comunicare con tutte le razze, dotate di una tecnologia superiore – gigantesche astronavi-città – e affrontano i nemici dotate di armi di alto profilo. Cioè tutto l’esatto opposto degli xenomorfi.

Hanno muso corto, sono dotate di occhi, hanno tentacoli per braccia e una coda doppia a forma di doppio pungiglione, senza parlare delle ali sulle spalle con cui si spostano in aria: non esiste un solo anche vago accenno agli xenomorfi.

Raid, mosche e selazoids!

L’unico punto che posso concedere è la forma “triangolare” della grande nuca, che in effetti ricorda molto quella della futura Regina Aliena di Cameron.

«Questi schifoidi… la Covata… sono forti, agili, in aria e in terra. La pelle è come un’armatura. I denti sono taglienti… e come coda hanno pungiglioni avvelenati. Uccidere è un istinto per loro, e ne hanno fatto un’arte. Sono le creature più letali del cosmo.»

Questa descrizione, apparsa su “Uncanny X-Men” n. 162 (1982; in Italia, “L’Uomo Ragno” n. 49, 1990), ha giusto il merito di battezzare le creature, per il resto non fa che sottolineare le differenze con gli xenomorfi. Anche se in realtà un elemento simile arriva nello stesso albo.

Ogni essere della galassia è stato picchiato da Wolverine

Una volta catturato un supereroe, gli Schifoidi gli impiantano dentro un «embrione di un guerriero».

«L’uovo è maturato… si sta schiudendo. Ti consumerà, trasformandoti, e così facendo assorbirà la totalità dei tuoi ricordi e del tuo patrimonio genetico. Addio, alleato, hai dato la vita per un nobile motivo: per far nascere uno della Covata!»

Ecco, il “sistema di riproduzione” è decisamente simile a quello alieno – che in realtà si basa su un originale di A.E. Van Vogt del 1939 e che comunque è il comportamento di alcune razze di insetti prive di copyright – anche se in realtà qui la vittima si trasforma fisicamente nella creatura, senza alcun passaggio intermedio. Visto che gli Schifoidi sono tutti identici, non si capisce che diamine c’entri l’acquisizione del patrimonio genetico della vittima, ma si sa che è una questione su cui sono inciampati tanti autori.

Più che xenomorfi mi sembrano mosconi “vesponi”


La prima apparizione degli Schifoidi

Gli Shi’ar prelevano gli X-Men che c’è una rogna spaziale da grattare, e intanto Corsaro passeggia per New York con Tempesta, non sapendo di essere inquadrato da un mirino. Da una «costruzione che dà su Madison Avenue» un essere mostruoso di nome Skur’kll lo tiene di mira con il suo “laserone”.

La prima apparizione di uno Schifoide

Prima di premere il grilletto, l’essere dice «La covata non ha paura di niente»: è la prima apparizione della razza chiamata Brood.

Ditemi voi che c’entrano gli xenomorfi…

Colpiti dallo psico-grido, Corsaro e Tempesta sono vittime di Deathbird, «la nuova imperatrice degli Shi’ar», che ovviamente fallisce come tutti i cattivi. Arrivano i nostri e Wolverine sale sul palazzo ad affrontare «Skur’kll, primo guerriero della Covata».  Capito che Wolverine è più forte, l’essere si autodisintegra al grido «Annienta uno di noi, annientane mille, la Covata trionferà sempre!»

Intanto nello spazio la Starjammer degli Shi’ar sta inseguendo la perfida Deathbird, giustificando il nome della storia Inseguimento (“Uncanny X-Men” 156-157, 1982; in Italia, “L’Uomo Ragno” 42-43, 1990). Deathbird non sembra affannarsi perché in realtà è una trappola: sta portando i suoi inseguitori proprio tra le fauci della titanica nave della Covata, invisibile fino a un attimo prima.

La grande astronave-città degli Schifoidi

All’interno le creature armate aspettano i nostri eroi, che però sapranno malmenarle a dovere.

Schifosi insettoidi sì, xenomorfi direi proprio no

Gli X-Men si dedicano poi ad altre storie – arriva pure Dracula! – e le creature della Covata riappaiono nell’ultima vignetta del numero 161 (settembre 1982), quando torna la rinnegata Deathbird a colpire a tradimento i nostri eroi. La nuova auto-dichiarata regina si rivolge a uno dei mostri e gli dice: «Soddisfatto, capo clan Kam’n’ehar?»

E alla fine arrivano gli Schifoidi

Malgrado ci sia un capo clan, la Covata pare guidata da una regnante: «la nostra adorata regina, la “Madre di tutti”».

Visto che nel 1983 in cui Cameron aveva già pronto il copione di Aliens non era ancora apparsa la regina degli Schifoidi, a voler pensar male potremmo giusto dire che a Jim gli sia rimasta impressa la forma triangolare della “capoccia” schifoide. Per il resto è un semplice insettoide come tanti senza nulla da spartire con gli xenomorfi, se non la naturale schifitudine che comporta la vista degli insetti.


Scheda della prima apparizione:

First Blood
da “Uncanny X-Men” n. 155-156 (marzo-aprile 1982)
In Italia: Primo sangue
ne “L’Uomo Ragno” (Star Comcis) nn. 41 (30 gennaio 1990) e 42 (15 febbraio 1990)
Traduzione di Elisabetta Delogu

La saga è raccolta, ritradotta da Fabio Gamberini, nel volume “Marvel Omnibus” n. 17 () Gli incredibili X-Men di Claremont Cockrum Byrne 2

L.

– Ultime citazioni:

11 pensieri su “Sleazoids (1982) Gli xenomorfi della Marvel

  1. Sono anni che la Marvel “vende” gli alieni della Covata come la sua versione degli Xenomorfi, ma secondo me solo perché “Alien” è sempre andato forte, sono degli insettoni con una mente alveare, hanno solo la capocciona che potrebbe ricordare un po’ gli Xenomorfi, ma di una forma tutta differente, quindi ci sta tutta la tua precisazione. Cheers!

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    • Non essendo un lettore attento della Marvel è la prima volta che sento parlare di questi personaggi, ma come puoi immaginare mi ero subito fomentato, pronto a recuperare le loro storie in una sorta di maratona “xeno-schifoide”. Ma già nella prima storia è chiaro che sia l’esatto anti-xenomorfo, visto che è proprio l’esatto opposto degli alieni Fox!
      La mente da alveare ce l’hanno anche i mostri di “Great Wall”, ma mica sono gli xenomorfi della Warner! 😀

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  2. Non ci posso credere! Dopo tutti questi anni fnalmente scopro cos’è uno “sleazoid”!
    In “Una donna in carriera” dopo che il suo collega Lutz trova a Tess un colloquio discutibile, lei di gran carriera (ah ah) torna in ufficio e sul tabellone delle quotazioni fa uscire la scritta: “David Lutz is a sleazoid pimp with a tiny little dick”. Avevo sempre pensato che fosse un insulto tipico americano, adesso so che si riferiva a questi insettacci schifoidi 😀
    Grande Tess!
    Grazie Lucius!

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    • Ah, che chicca! Chissà cosa scriveranno i sottotitoli italiani del film, scatta l’indagine! (La prossima volta che il film passa in TV lo registro per vedere se mettono dei sottotitoli alla scena.)
      Comunque l’Urban Dictionary dice che il termine colloquiale “sleazoid” si riferisce ad una persona sleazy, “squallida”, ma può darsi benissimo che il termine con suffisso “-oid” (“a forma di”) sia nato dai fumetti Marvel.

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  3. Come omaggio agli xenomorfi gli Sleazoids mi sembrano leggermente tirati per i capelli, in effetti, visto che alla fine trattasi di (molto) vaghe somiglianze pompate ad arte. Non poi troppo diversamente -al netto di alcune somiglianze forse un tantino più fondate, ma comunque nulla di più di questo- da quando si fanno paralleli tra i Tecnodroidi neveriani e i Borg o i Phalanx (nemesi cibernetiche degli X-Men)…

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