Un gruppo di appassionati tedeschi di Aliens (1986), guidati da Felix Berner e Dieter Joppich, hanno indossato le loro divise da Colonial Marines e si sono lanciati in una missione davanti all’obiettivo: il risultato è il cortometraggio Aliens: Last Stand.
La particolarità è l’essere riusciti a coinvolgere nell’operazione ben tre attori del cast originale:
- Ricco Ross, il mitico Frost;
- Carrie Henn, l’indimenticata Rebecca detta “Newt”;
- Daniel Kash, che ci ho messo un po’ a ricordare nel ruolo di Spunkmeyer.
La trama
La storia si svolge a bordo dell’astronave militare USS Yotumo, dove il sergente Davis (Ricco Ross) invia un segnale di soccorso nello spazio. Una squadra di marine di stanza su LV-446 parte immediatamente alla volta della Yotumo, in un appuntamento con il loro terribile destino.
All’interno della nave ci sono creature che attendono l’arrivo di nuove prede. Sapranno i marine sopravvivere contro gli xenomorfi? E come ha fatto Davis ad inviare un segnale di soccorso? Caricate il vostro pulse rifle e preparatevi, perché nello spazio nessuno può sentirvi urlare.
Commento
L’idea è lodevole, la passione è tanta e l’amore alieno è indiscusso: il problema è che il risultato è un video di otto minuti con dei tizi vestiti da Colonial Marines, come se ne potrebbero vedere in una qualsiasi convention di fantascienza, che camminano fissando il vuoto. Gli effetti audio e video sono ottimi e si vede la grande cura nei dettagli, ma rimane il fatto che si tratta solo di un gruppo di amici che sta giocando a fare i marine, senza fare nulla perché effetti di spari e schizzi alieni non ce ne sono. Un po’ pochino per una lavorazione di tre anni!
A parte apparire in video a dire qualche parola, le star del cast originale non fanno altro ma è comprensibile, ed anzi è già sorprendente che siano riusciti a coinvolgerli. Per il resto – ripeto – ci sono dei tizi che camminano per una manciata di minuti. Fine del cortometraggio…
Di sicuro fa apprezzare l’interpretazione degli attori di Aliens, visto che sembra facile interpretare un soldato ma chiaramente non lo è.
Il video
Ecco il cortometraggio in questione. Lo potete vedere anche sul sito ufficiale.
L.
– Ultimi cortometraggi:
[Short Film] Banana Joe vs Predator (2021) - È con profonda commozione che presento questo capolavoro di arte tedesca: Banana Joe vs Predator, caricato il 25 aprile 2021 sul canale YouTube Short Animation Department. Perché il cortometraggio animato non è stato insignito di un Premio Nobel? L. – Ultimi cortometraggi:
[Short Film] Predatus (2010) - Cortometraggio prodotto da Greenroom Studio e Baradacomix, ambientato nell'antica Roma e con una vicenda che in pratica ripropone Predator (1987) ma in versione "romana".
[Short Film] Hamster vs Alien (2020) - Il Moro mi segnala un video capolavoro: nei vari giri per labirinti del povero criceto protagonista, perché non mandarlo anche in un seminterrato infestato da un alieno? Il risultato è "🐹👽Alien Hamster Maze with Traps".
[Short Film] Aliens: Last Stand (2020) - Un gruppo di appassionati tedeschi di Aliens (1986), guidati da Felix Berner e Dieter Joppich, hanno indossato le loro divise da Colonial Marines e si sono lanciati in una missione davanti all'obiettivo.
[Short Film] ZVP: Zatôichi vs Predator (2017) - Grazie a Cassidy scopro questo delizioso finto trailer di un film che non esiste, creato da Junya Okabe come omaggio a vari generi cinematografici.
[Short Film] 40° Anniversary 6 – Alone (2019) - Ultima tappa del viaggio nei cortometraggi per il 40° anniversario, con finalmente l'unica storia degna di esser vista.
[Short Film] 40° Anniversary 5 – Harvest (2019) - Continua il viaggio nei cortometraggi per il 40° anniversario, sempre più scintillanti ma vuoti.
[Short Film] 40° Anniversary 4 – Ore (2019) - Continua il viaggio nei cortometraggi per il 40° anniversario, sempre più scintillanti ma vuoti.
[Short Film] 40° Anniversary 3 – Night Shift (2019) - Continua il viaggio nei cortometraggi per il 40° anniversario, e anche stavolta c'è il vuoto assoluto.
[Short Film] 40° Anniversary 2 – Alien: Specimen (2019) - Continua il viaggio nei cortometraggi per il 40° anniversario, e stavolta si vede qualcosa di alieno.
E quel “Vai all’inferno” sull’armatura della biondina della squadra?
Apprezzo l’omaggio. Eil chiaro amore per Aliens, e capisco il budget più che limitato, però tutto è troppo posticcio per piacermi… Poi le facce di questi marine non mi sono sembrate molto credibili! Anche il povero Spunkenmeyer che urla “Hurry! We must leave now!” senza muovere nessuna parte del corpo…. Mah…
Probabilmente preferirei fare una serata di chiacchiere con questi due registi prima di vedere un altro loro lavoro.
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Quando pensi che sia facile interpretare un soldato, vedi questi appassionati e capisci che non lo è 😛
Il cuore è dalla parte giusta ma siamo al di sotto persino di un semplice spettacolo di cosplayer.
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Infatti penso che l’ultimo messaggio che appare sullo schermo rivolto alla 20th century fox rimarrà (forse giustamente) inascoltato…
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Quello in cui chiedono soldi per “Alien V”? Spero proprio di sì 😀
Già abbiamo tanti grandi registi che stanno distruggendo l’universo alieno, ci mancano pure i Colonial Marines tedeschi 😛
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Notizia di pochi giorni fa che il nostro amico Ridley farà il prossimo Alien. Dice ci sta già lavorando.
Speriamo sia fake news!
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Ogni tanto esce la notizia che ci sta lavorando, teoricamente è già dal 2017 che ci sta lavorando, tutto dipende da quanta voglia abbia la Fox di buttare via altri 100 milioni di dollari nel cesso.
Di sicuro uscirà una nuova porcata di Ridley Scott, è inevitabile, tocca solo sperare il più tardi possibile 😛
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Alien V lo potrei accettare SOLO con il coinvolgimento diretto di Blomkamp, anche se purtroppo so benissimo come la strada ormai presa dal franchise continui ad andare in tutt’altra direzione e quindi la mia, alla fine, sia poco più che una vana speranza. A tenere vive “visivamente” le origini del mito credo siano rimasti solo gli appassionati come questi che, nonostante i vari limiti del cortometraggio in questione, non solo hanno il cuore dalla parte giusta ma ci ricordano anche dove il cuore della saga ha cominciato a battere davvero (cosa che ovviamente i cortometraggi per il quarantennale di Alien -escluso forse “Ore”- si guardavano bene dall’accennare, fosse pure solo di striscio) e cioè nel capolavoro di Cameron 😉
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Quei corti nascono come immane leccata deretanica di Scott, quindi non potevano certo dargli il dispiacere di sottolineare come in realtà lui non c’entri niente con l’universo alieno, se non di striscio.
Di sicuro qui l’attenzione ai particolari dell’abbigliamento è eccezionale ma manca tutto il resto: appena trovano degli attori e un minimo di convinzione in più siamo a cavallo 😛
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