Dalla cartellina dove per vent’anni ho raccolto ritagli di giornale a tema “alieno”, recupero questa pagina pubblicitaria dalla rivista “CIAK”. Purtroppo all’epoca non ero un bravo archivista e stupidamente non ho segnato le date dei ritagli che conservavo, né eventuali numeri delle riviste da cui li prendevo. Il che significa che ho un mare di materiale di provenienza ormai ignota.
Questa pagina dovrebbe provenire da un qualche numero estivo della rivista “CIAK”, perché sul retro sono recensite colonne sonore da film usciti in patria nei mesi estivi del 1992, e di solito i CD audio arrivavano subito in Italia, anche in forte anticipo rispetto all’effettivo arrivo in sala dei relativi film.
Nell’elenco dei film disponibili in offerta, una volta iscritti al “Club del Video”, c’è Alien (1979) nella bella edizione “Silver & Gold”, cioè la collana economica della Fox Video: la datazione su questa VHS è del 1990, quindi è plausibile che dopo due anni il video sia stato messo a prezzo scontato in questa iniziativa.
Cliccate sulle foto per ingrandire:
L.
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Lo sai che questi ritagli sono per me carichi di emozioni quando non esisteva il bengodi del commercio elettronico. I cataloghi e le pagine pubblicitarie erano capaci di fare volare la fantasia.
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Condivido in toto…
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A chi lo dici, ogni mese nelle pagine delle riviste che prendevo in edicola studiavo ogni singolo centimetro, e quelle minuscole locandine sono impresse a fuoco nel mio cuore: spesso era tutto ciò che potevo ottenere.
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Anche io! E quanto mi piaceva anche perché molte degli oggetti del mio desiderio erano fuori portata per questioni di vile denaro o per una distribuzione che era a “come gli andava”, sopratutto per uno come me che viveva in provincia. La mia rubrica Good Old Games Ads è figlia di questo retaggio, che non ha nulla a che fare con la nostalgia, ma sono mattoni della mia formazione e carburante per la mia curiosità (che è un mio tratto caratteriale). Oggi esiste ancora e ha preso forma in quel social network che si chiama Pinterest. Non hanno inventato nulla e si sono ispirati proprio a quelle casalinghe americane che ritagliavano e archiviavano le pagine di riviste come promemoria di futuri acquisti. La conversione in acquisti degli utenti statunitensi di Pinterest è quattro volte quella degli utenti degli altri social network.
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Ho dedicato molto tempo a Pinterest prima di stufarmi e tirare i remi in barca: credo esistano ancora diverse centinaia di foto inserite da me, semplicemente prendendole dai vari post che pubblicavo ogni giorno.
Nel mio caso l’acquisto non era mai preso in considerazione, sia perché non c’erano soldi sia perché anche volendo non esisteva distribuzione: e io sono nato e cresciuto a Roma centro! Nel quartiere Appio-Tuscolano, tra i più grandi e popolosi di Roma, una zona grande quanto un intero paese, c’era UNA libreria e UN negozio di musica, che poi un giorno ha messo anche i film. Però c’erano dieci miliardi di miliardi di negozi di vestiti, e a quanto pare ai romani andava bene… Anzi, va bene, perché oggi la situazione è ancora così, solo che la libreria è più piccola e il negozio di musica e film non esiste più…
Nel vuoto nuclearizzato della grande città, dove al di là dell’emporio sotto casa non esisteva vita – a meno di non perdere tempo e soldi nei grandi negozi del centro storico, tipo Rinascita o Ricordi, morte entrambe – quelle fotine erano l’unica fonte di informazione che ti parlava di film che non avresti mai visto in TV, e che non avresti affittato in videoteca perché avevi già una lista lunga due metri e la paghetta copriva al massimo il fabbisogno settimanale di uno o due film. Quelle locandine erano grafiche splendide che riempivano gli occhi e facevano sognare.
Oggi Roma è ancora più piccola, ma almeno la Rete ci fa sognare molto di più 😉
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