Nello speciale “Pre-Production III” presente nel cofanetto “Alien Quadrilogy” – il prodotto home video migliore mai apparso nell’universo alieno – ad un certo punto Michael Biehn racconta il modo incredibile in cui è venuto a conoscenza del destino del suo personaggio.
Il cofanetto è del 2003 quindi l’intervista dovrebbe risalire all’incirca a quella data, mentre gli eventi raccontati si rifanno ad un periodo in cui l’attore sta girando un film “innominato” con Raffaella De Laurentiis, e non può essere altro che Colpo doppio (Timebomb): uscito nelle sale americane nel maggio 1991, dovrebbe dunque risalire almeno all’inizio di quell’anno la scoperta di Biehn del destino di Hicks.
Trascrivo i sottotitoli del DVD sistemando un po’ la traduzione, rendendola più fedele a quel che dice l’attore.
Raffaella De Laurentiis, per cui stavo girando un film, uno di cui non farò il titolo, era stata in visita ai Pinewood Studios. Mi disse che aveva visto il mio personaggio Hicks… un pupazzo con le mie sembianze sdraiato a terra con il torace aperto, come se un alieno fosse uscito dal mio corpo.
Io dissi: «Oh! Molto interessante.»
Chiamai il mio agente, Ed Limato, e gli dissi: «Ed, che cazzo, amico! [What the fuck, man!] Un conto è non essere nel cast, ben altra cosa è avere un alieno che mi esce dal torace, e bla bla bla. Col cazzo [no fucking way] che possono farlo, vero?»
E lui disse: «No, quella è la tua immagine [likeness], non possono farlo.» Così li chiamò, e disse… [fa un gesto con la mano come a dire “no”.] Non so a che punto fossero, ma disse loro che non potevano farlo, altrimenti gli avremmo fatto causa.
All’inizio dissero: «Non potremmo pagare a Michael i diritti? Gli daremo un tot di soldi.» Io dissi: «Non m’interessa quanti soldi avete…» Ero proprio stupido, all’epoca. «Non m’interessa quanti soldi avete: quell’alieno non uscirà dal mio torace.» E questo fu tutto.
Un paio di mesi dopo ci chiamarono per dirci che volevano usare una mia fotografia. Io dissi: «Ora potete pagarmi.» [ride] E così fecero.
Per quella foto presi quasi la stessa cifra che avevo guadagnato facendo il primo film, quindi sotto certi aspetti quell’episodio influì. Ma il tutto si svolse un po’ a denti stretti. Loro dissero: «Be’… e va bene, ti paghiamo.» E io: «Mi dovete dare di più», e fu tutto un tira e molla. C’era tensione.
Se avessi saputo quanta strada avrebbe fatto David Fincher, gli avrei detto: «Fa’ come vuoi, basta che mi chiami per uno dei tuoi prossimi film.»
L.
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Alien 3: ecco qui la decana delle scelte sbagliate ai massimi livelli (in coppia con Newt, ovvio), dove si riesce a sbagliare pure il modo di portarla avanti… ma come avevano potuto prendere così sottogamba il prevedibilissimo rischio che Biehn venisse a conoscenza dell’ingrata e frettolosa fine del suo personaggio e, soprattutto, NON facesse salti di gioia alla ferale scoperta? 😉
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Sono contento per lui che abbia guadagnato come un film “vero” pur non avendoci lavorato, però questo l’ha messo nella “lista nera” e dalla serie A si è trovato a giocare nel campionato di paese…
Nel 2003 del documentario l’aveva capito, che sarebbe stato meglio essere più disponibile, in un ambiente profondamente permaloso come quello hollywoodiano.
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Ma, dieci anni prima, pensava ancora che l’aver interpretato un personaggio di spicco in un film di successo gli desse diritto di avere una qualche voce in capitolo… e, del resto, quanta strada avrebbe fatto David Fincher non se lo immaginava nemmeno lo stesso Fincher, ai tempi.
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Visto quanti dirigenti Fox lo schifavano, Fincher ha davvero sorpreso tutti, anche se la sua parabola è stata alquanto breve.
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Povero Biehn, che peccato che abbia lavorato così poco. A me piace un sacco da sempre, infatti ho fatto i salti di gioia quando l’ho rivisto in Planet Terror con Rodriguez (a cui, come l’amico Tarantino, piace riscoprire attori una volta di serie A e poi scomparsi dai radar)… però è stato un momento molto breve.
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I suoi film purtroppo non arrivano spesso in Italia, quindi soprattutto da noi è un nome dimenticato.
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Si, sono tutti piccoli progetti che non arrivano da nessuna parte. Qualche anno fa ne vidi uno, The Victim, di cui è anche regista, che alla fine visto il budget risicato non era neanche così malvagio, ma ho un soft spot per lui quindi non è un giudizio oggettivo!
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