Non pago dei suoi scontri con i personaggi della Dark Horse – contro Aliens, due volte, contro Terminator e contro Tarzan – il Superman della DC Comics non poteva certo evitare il confronto con il cacciatore spaziale: a maggio del 2000 tocca a Superman vs Predator, fumetto di una certa rarità collezionistica e che in cartaceo è venduto a cifre da capogiro.
Nel novembre del 2016 la storia viene raccolta nel primo volume dedicato alle antologie di supereroi DC contro i mostri DHC, su Amazon a circa 14 euro.
Ai testi c’è David Micheline, co-creatore per la Marvel dei personaggi di Venom, Carnage e War Machine, mentre i disegni sono affidati ad Alex Maleev, che veniva fresco fresco da Aliens vs Predator: Eternal (1998).
Siamo in un posto che i locali chiamano La jungla de las sombras, la giungla delle ombre, e il dottor Casey Trabor, xenobiologo, sta conducendo una spedizione insieme alla bollente e discintamente vestita dottoressa Marla Rollins. Sovvenzionati dalla S.T.A.R. Labs, i due stanno seguendo certe voci che vorrebbero la presenza di “qualcosa” in quella giungla, e la trovano abbastanza presto: una bella navicella Predator atterrata lì chissà da quanto.
Ogni volta che inizia il divertimento, arriva Superman a rovinare tutto. Perché si impicci della questione rimane ignoto, ma di punto in bianco cerca di sfondare il portello dell’astronave a mani nude: un po’ d’educazione, no? Senza saperlo aziona un allarme che informa altri Predator: ora possono scendere per un’altra stagione di caccia.
Intanto il nostro Supertoccone non ha mai visto un film di fantascienza in vita sua quindi non sa che a toccare le cose strane a mani nude si possono correre pericoli: si becca un qualche tipo di virus e i suoi poteri cominciano a scemare velocemente. Cioè il solito trucco per diminuire un po’ i suoi poteri altrimenti la storia non ha senso.
E già che ci siamo facciamo arrivare pure Lois Lane a fare uno scoop giornalistico, visto che l’inutile donna passa la sua inutile vita ad essere minacciata da ogni essere dell’universo.
Intanto la zona pullula di gente, dai ribelli ad altri studiosi: è più affollata di una piazza di paese d’estate.
Così alcuni hanno trovato il set del film Alien vs Predator di Paul Anderson con quattro anni d’anticipo!
Solomon Ward dell’organizzazione “Better Tomorrow” si occupa di consentire all’umanità di sviluppare il suo potenziale e un sacco di altre stupidate: quando ha cominciato a parlare di sparare isotopi non so dove, il mio interesse per il personaggio si è drasticamente interrotto.
Dopo uno sconfinato oceano di vuote chiacchiere inutili, tipiche di ogni prodotto DC, bisogna arrivare a metà della saga per vedere la prima mazzata fra i due titolari…
Malgrado tutti i pronostici, non ci crederete ma… Lois Lane viene minacciata dal cattivo! Oh, non me lo sarei mai aspettato…
Mentre decine di pagine volano via in bla bla bla da orticaria, fa piacere trovare il disco come arma del Predator, in un periodo in cui faceva furore nel videogioco Sierra.
E addirittura il terzo numero si apre con una panoramica sull’arsenale che il nostro cacciatore preferito si è portato dietro. Sbaglio o c’è anche un qualcosa di simile al Batarang?
Ma insomma, questo “versus” quando arriva? Semplicemente non arriva: impegnato a chiacchierare in giro e a dire cose superstupide, Superman fa giusto in tempo a prendersi un altro ceffone dal Predator prima che la storia si chiuda con una grande pernacchia.
Se questa ridicola storia non è mai stata ristampata, ci sarà un motivo, no?
Chiudo con la cover gallery:
L.
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Storia da nulla, ma i disegni di Alex Maleev sono sempre ottimi, sa davvero come dare corpo e spessore ai personaggi che disegna, davvero l’unica cosa meritevole di questo “Versus”. Cheers!
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Big Blue esce sempre con le ossa rotte dagli scontri alieni 😛
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Più che un Batarang, quello lì al centro mi sembra una bat’leth Klingon…
Certo che questi scontri sono uno peggio dell’altro!
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Il primo “Batman vs Predator” sembrava aver trovato lo stile giusto, con l’eroe che si credeva forte e cade, per risalire ed affrontare il cacciatore seguendo il suo stesso codice morale. Bei tempi andati: il resto è solo robbetta senza alcun sapore…
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E’ che Batman -pure nei “versus” peggiori- è comunque rimasto un eroe umano, mentre qui hanno dovuto “umanizzare” Superman per dare un minimo di senso allo scontro: il classico trucchetto dozzinale che mi ha sempre fatto girare i coglioni (e lo stesso sarebbe stato per il suo opposto, chiaro, con l’alieno eventualmente dotato di poteri del tutto estranei al personaggio. E, francamente, spero proprio che a nessuno vengano mai davvero in mente soluzioni alla superPredator o superxenomorfo)…
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A guardar bene, l’uberPredator o superPredator o come si chiami quella roba vista nel film di Black, ha così tanti “superpoteri” da poter reggere benissimo un nuovo scontro con Big Blue 😛
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E chi ci dice che il prossimo film non sia proprio “Superman vs SuperPredator”? Tanto, ormai, dobbiamo aspettarci di tutto (anche che la Disney si compri la DC per non avere più limiti di diritti d’autore) 😛
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Dalle conferenze stampa di “The Preator” abbiamo appreso che ormai gli scontri del Predator sono la barzelletta preferita dai fan americani, quindi magari i produttori non si azzarderanno a farne altri, a meno che non siano commedie. Invece se fossero ancora vivi i fumetti alieni sarebbe uno scontro possibile…
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