Continua il ciclo di storie intrecciate fra varie testate della mitica Dark Horse Comics chiamato “Fire and Stone”.
Oggi è un nuovo e luminoso giorno per i Predator: così tanta selvaggina, così poco tempo… Così si apre “Alien vs Predator. Fire and Stone”.
Il volume TPB arriva in Italia nel giugno 2017 grazie a saldaPress.
Data astrale: 22 gennaio 2219, pochi giorni dopo che il capitano Angela Foster è atterrato su LV-223, come abbiamo visto nella saga Prometheus. Fire and Stone: questa storia si svolge esattamente alla fine di quella vicenda.
La missione del capitano Foster è andata male, ce lo testimoniano i superstiti nello spazio intorno a LV-223 a bordo della Geryon. Galgo (ora ben riconoscibile dalla cicatrice sull’occhio sinistro) decide di tornare tutti nel sonno criogenico e filarsela dalla zona, portando con sé lo strano manufatto alieno – un fucilone da Ingegneri – che probabilmente gli farà guadagnare bei soldi sulla Terra.
Ma mentre gli altri vanno a dormire, Galgo di nascosto libera Francis dalla stanza in cui l’aveva rinchiuso…
Francis è uno dei due uomini del capitano Foster che, rimasti indietro dalla fuga, hanno scoperto la grotta in cui Derrick Russell (protagonista di Aliens. Fire and Stone) ottant’anni prima ha lasciato gli appunti che spiegano i misteri della razza aliena di LV-223. La domanda è: che fine ha fatto l’“esperimento” condotto da Francis nella grotta ai danni dell’amico Elden?
La risposta non tarda ad arrivare: dalla navicella Helios, che controlla tutte le altre, Elden mutato in Ingegnere vuole che Galgo gli porti Francis… perché ci sono amici che vogliono parlare con lui…
State seguendo finora? Dopo una prima parte di spiegazioni, questo primo numero di AvP. Fire and Stone scatta in una stupenda sequenza di azioni mortali in cui a bordo della Geryon si ritrovano Galgo e Francis (umani) presi tra più fuochi: c’è Elden (mutato dalla gelatina aliena di Prometheus) che li attacca al comando dei suoi Aliens mentre all’insaputa di tutti sono sbarcati i Predator in cerca di facili trofei. L’unica sorpresa durante il massacro che ne deriva è che Galgo prova il fucile alieno… e funziona dannatamente bene contro i Predator!
Galgo fugge a bordo della piccola Perses, ma sulla Geryon rimane la domanda: quale razza aliena vincerà? E quale metterà le mani su Francis?
Sulla nave Geryon è rimasto il povero Francis come ultimo esponente degli umani, visto che Galgo se l’è filata per andare a vivere nuove avventure (che vedremo più avanti).
La compagnia non gli manca, visto che la nave è piena di Aliens e di Predator che si ammazzano allegramente, ma il vero signore della festa è lui: Elden, ex soldato del capitano Foster che durante il suo soggiorno su LV-223 ha assunto la sostanza ri-generante degli Ingegneri… trasformandosi in qualcosa di nuovo.
Un umanoide mutaforma con poteri rigeneranti che dovrebbe incarnare gli Ingegneri originali, che dovrebbe cioè rappresentare la forma di vita che ha creato l’intera vita nell’universo… noi compresi.
Lui stesso però non ha ancora ben capito cosa sia diventato né cosa diverrà, ma di sicuro prova uno stimolo assolutamente umano: vuole conoscere il suo creatore… cioè il povero Francis che sta scappando da un angolo all’altro della Geryon nel tentativo di sfuggire alla secchiata di alieni che vuole la sua testa.
Continua lo scontro fra Predator ed Elden-Ingegnere, e gli Aliens sono in realtà solo una comparsata che rimane a fare da tappezzeria. Un morso di Elden e uno dei Predator comincia a mutare, ad evolversi in qualcos’altro: un mostrone predatorone che sarà protagonista del terzo numero della saga.
A bordo della nave è “tutti contro tutti” e il massacro non accenna a smettere.
«Non ho bisogno della tua arma: sono già pericoloso di mio.»
L’unico umano vivo a bordo, Francis, sta morendo di cancro e quindi non ha nulla da perdere… Cosa gli rimane se non testare il black goo, l’accelerante messo a punto dagli Ingegneri che “perfeziona” gli organismi?
Si avvicina lo showdown mentre l’astronave si riempie di mostri “contaminati” con il black goo: lo scontro finale si avvicina…
La situazione insomma è davvero confusionaria e dispiace sottolineare che la fine di questa saga è come quella di Aliens: un po’ deludente, viste le ottime premesse con cui è partita. Troppa carne al fuoco genera solo confusione e non si ha il tempo di apprezzare a pieno le intriganti invenzioni narrative: meno personaggi o una saga più lunga avrebbero reso di sicuro un miglior servizio alla storia.
La chiusura lascia l’amaro in bocca: due parole in più sarebbero state molto apprezzate…
Chiudo con la cover gallery:
- Cover di E.M. Gist
- Cover di E.M. Gist
- Cover di E.M. Gist
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L.
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Peccato perchè i disegni sono davvero fighissimi. Cheers!
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Comune merita, è spettacolare.;-)
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