Oggi, 4 giugno 2016, compie 30 anni una delle più sorprendenti case fumettistiche: la grande Dark Horse Comics di Mike Richardson.
Quella che vedete in alto è la splendida copertina che il mensile di anticipazioni fumettistiche Previews (n. 331, aprile 2016) le dedica. (Non sono riuscito a capire il nome del disegnatore.)
L’immagine intera, con i nomi dei personaggi ritratti, la trovate qui.
Dal 1992 leggo ed amo le storie che Dark Horse sa sfornare con originalità e fantasia, storie che solo in troppo pochi casi arrivano anche nelle fumetterie italiane, quindi è un compleanno a cui tengo particolarmente.
Per festeggiare, ecco un estratto dall’intervista che Mike Richardson ha concesso alla citata Previews: il testo completo (in inglese) lo trovate qui.
«Ero insoddisfatto di ciò che veniva pubblicato all’epoca ed odiavo l’idea che disegnatori e scrittori perdessero il controllo delle proprietà intellettuali delle loro opere. Così decisi di pubblicare un fumetto con materiale originale posseduto dalle persone che lo avevano creato. Dark Horse Presents n. 1 ha venduto 50 mila copie, così potemmo partire.
La compagnia inizialmente consisteva solamente in me e Randy Stradley, che si licenziò dal “Los Angeles Times” quando gli parlai del progetto. È cresciuta regolarmente ed ha aggiunto personale: ora abbiamo circa 150 impiegati a tempo fisso che lavorano nelle nostre divisioni: internet, giocattoli e film.
Credo che noi abbiamo successo perché facciamo del nostro meglio per rispettare gli artisti con cui lavoriamo e ci diamo da fare per offrire pubblicazioni di qualità e prodotti a prezzo ragionevole.»
Riguardo il mondo degli Alien Comics, cioè la grande intuizione che ha reso la DHC famosa nel mondo. (Addirittura anche in un Paese distratto e svogliato come l’Italia!)
«La Dark Horse non ha iniziato con decenni di storie su Superman e Fantastici Quattro su cui contare, ci servivano personaggi cinematografici ben riconoscibili che ci potessero aiutare a raggiungere una larga fascia di fan: Godzilla fu un modesto successo, vendendo dalle 30 alle 40 mila copie. Erano numeri incoraggianti, ma la nostra seconda licenza probabilmente ha cambiato per sempre l’intero concetto editoriale di fumetto su licenza.
I fumetti di Aliens della 20th Century Fox furono un successo incredibile, vendendo 100 mila copie e raggiungendo anche persone di solito non interessate ai fumetti. Quel successo portò a Predator che portò al più grande successo di tutti: Aliens vs Predator.
AVP spalancò i cancelli, nel bene o nel male, al team-up dei cosiddetti indipendenti, così come a dozzine di scontri fra Dark Horse e DC.»
Buon compleanno, e che i prossimi 30 anni siano pieni… di fumetti alieni!
L.
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Sono legatissimo alla casa editrice del cavallo nero, ho scoperto i loro fumetti decenni fa e ancora li seguo, nel panorama Americano, dominato dai Super eroi, hanno saputo sfornare personaggi epici senza costumini, forse molto più dell’Image, sono il vero terzo polo fumettistico, non è un caso se la moderna Image comics ha pescato molte idee dalla Dark Horse 😉 Cheers!
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Sono davvero in grado di proporre molte idee gustose e coraggiose
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